Area archeologica di Monte Adranone
Indirizzo : Contrada Adragna
Provincia : Agrigento Comune: Sambuca di Sicilia
Biglietto singolo intero : Gratuito
Su un’altura a poca distanza da Sambuca di Sicilia, rimangono le imponenti rovine di un centro, che visse tra l’VIII e il III sec. a.C. in un’area compresa tra l’area di influenza sicana e quella elimo-punica.
Dal contatto con tali diverse culture discende la complessa fisionomia di questo sito, che grazie alla sua posizione eminente rivestì anche un’importante valenza strategica sia nella fase più arcaica in relazione al percorso della Selinuntia odòs, la strada che, collegando Selinunte con Akragas, consentì la penetrazione selinuntina, sia in età ellenistica, quando divenne, probabilmente, caposaldo di quel sistema di piazzeforti realizzato da Cartagine a difesa dei confini della propria eparchia in Sicilia.
Si è proposto di identificare il sito con l’Adranon menzionato da Diodoro in relazione alla prima guerra punica, che i Romani tentarono invano di espugnare: le testimonianze di frequentazione si fermano comunque al III sec. a.C.
La vasta area archeologica si estende sui terrazzamenti dell’altura a partire dalle pendici meridionali dove era la necropoli, con diverse tipologie sepolcrali: tombe a camera ipogeica, fra cui la c.d. Tomba della Regina, riferibili alla fase di VI-V sec. a.C. e a cassa, rivestite da blocchetti di marna databili nel IV sec. a.C.
A difesa dell’abitato fu eretta a partire dal VI sec.a.C. una possente cinta muraria, che subì diverse fasi edilizie legate alla storia del centro: sono in luce i resti monumentali della Porta Sud e della Porta Nord, fiancheggiate da torrette.
Ai piedi dell’Acropoli era un’area sacra con un edificio a pianta rettangolare, bipartito: la presenza di due betili svela l’appartenenza alla matrice religiosa punica.
Stessa connotazione ha il tempio tripartito eretto sulla cima dell’Acropoli, con il vano centrale ipetrale, la cui pianta subisce modifiche nel corso della lunga vita del sito, pare anche in relazione all’affermarsi del culto di Baal-Hammon e di Tanit nelle zone di influenza cartaginese.
A Sud in area extraurbana intorno alla metà del IV sec. a.C. venne costruito il grandioso complesso destinato a laboratori, attività artigianali e agricole. In area extra-urbana presso la Porta Sud rimangono le strutture di un piccolo santuario ellenistico dedicato a Demetra e Kore.
Il sito, noto già dalla fine dell’800, è stato indagato sistematicamente a partire dalla fine degli anni ’60, da parte del Prof. E. De Miro e della Dott.ssa G. Fiorentini per la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento.
L’ area archeologica, demaniale, è visitabile, mentre a Sambuca di Sicilia è stato allestito l’antiquarium “Monte Adranone”.
Per saperne di più: G.FIORENTINI, Monte Adranone. Mostra Archeologica, Agrigento 1998.
fonte sito assessorato regionale
Indirizzo : Contrada Adragna
Provincia : Agrigento Comune: Sambuca di Sicilia
Biglietto singolo intero : Gratuito
Su un’altura a poca distanza da Sambuca di Sicilia, rimangono le imponenti rovine di un centro, che visse tra l’VIII e il III sec. a.C. in un’area compresa tra l’area di influenza sicana e quella elimo-punica.
Dal contatto con tali diverse culture discende la complessa fisionomia di questo sito, che grazie alla sua posizione eminente rivestì anche un’importante valenza strategica sia nella fase più arcaica in relazione al percorso della Selinuntia odòs, la strada che, collegando Selinunte con Akragas, consentì la penetrazione selinuntina, sia in età ellenistica, quando divenne, probabilmente, caposaldo di quel sistema di piazzeforti realizzato da Cartagine a difesa dei confini della propria eparchia in Sicilia.
Si è proposto di identificare il sito con l’Adranon menzionato da Diodoro in relazione alla prima guerra punica, che i Romani tentarono invano di espugnare: le testimonianze di frequentazione si fermano comunque al III sec. a.C.
La vasta area archeologica si estende sui terrazzamenti dell’altura a partire dalle pendici meridionali dove era la necropoli, con diverse tipologie sepolcrali: tombe a camera ipogeica, fra cui la c.d. Tomba della Regina, riferibili alla fase di VI-V sec. a.C. e a cassa, rivestite da blocchetti di marna databili nel IV sec. a.C.
A difesa dell’abitato fu eretta a partire dal VI sec.a.C. una possente cinta muraria, che subì diverse fasi edilizie legate alla storia del centro: sono in luce i resti monumentali della Porta Sud e della Porta Nord, fiancheggiate da torrette.
Ai piedi dell’Acropoli era un’area sacra con un edificio a pianta rettangolare, bipartito: la presenza di due betili svela l’appartenenza alla matrice religiosa punica.
Stessa connotazione ha il tempio tripartito eretto sulla cima dell’Acropoli, con il vano centrale ipetrale, la cui pianta subisce modifiche nel corso della lunga vita del sito, pare anche in relazione all’affermarsi del culto di Baal-Hammon e di Tanit nelle zone di influenza cartaginese.
A Sud in area extraurbana intorno alla metà del IV sec. a.C. venne costruito il grandioso complesso destinato a laboratori, attività artigianali e agricole. In area extra-urbana presso la Porta Sud rimangono le strutture di un piccolo santuario ellenistico dedicato a Demetra e Kore.
Il sito, noto già dalla fine dell’800, è stato indagato sistematicamente a partire dalla fine degli anni ’60, da parte del Prof. E. De Miro e della Dott.ssa G. Fiorentini per la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento.
L’ area archeologica, demaniale, è visitabile, mentre a Sambuca di Sicilia è stato allestito l’antiquarium “Monte Adranone”.
Per saperne di più: G.FIORENTINI, Monte Adranone. Mostra Archeologica, Agrigento 1998.
fonte sito assessorato regionale