Don Fortunato di Noto (Avola, 18 febbraio 1963) è un presbitero italiano, oltre che fondatore dell'Associazione Meter ed è noto per la sua lotta contro la pedofilia e la tutela dell'infanzia in Italia e nel mondo.
Biografia
Don Fortunato Di Noto entra in seminario diocesano di Noto nel settembre del 1984. Successivamente studia filosofia e teologia presso la Facoltà "San Paolo" di Catania, quindi completa la sua formazione alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, conseguendo la "licenza" in Storia della Chiesa. Il 3 settembre 1991 è ordinato sacerdote nella Cattedrale di Noto.
Nel 1992 diventa professore di storia della Chiesa presso la sezione distaccata di Noto della Pontificia Università della Santa Croce di Roma. Nel 1991 è parroco al santuario diocesano di S. Maria Scala del Paradiso - Noto e nel 1995 è nominato parroco della Madonna del Carmine ad Avola. Ha ricoperto anche l'incarico di Economo nel Seminario Vescovile di Noto; Delegato Vicariale della Pastorale Familiare. Insegna alla Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia (Istituto Teologico S. Tommaso) di Messina.
Fonda l'associazione Meter, iniziando la sua battaglia contro la pedofilia. Attività che l'ha reso noto a livello internazionale. Si è fatto promotore di diverse iniziative tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell'Indifferenza e la Moratoria Internazionale contro la Pedofilia.
Don Fortunato si sarebbe avvicinato al dramma della pedofilia a partire dal 1996 in seguito ad alcuni eventi accaduti nella sua parrocchia di Avola: tra cui il tentato omicidio di una bambina di 11 anni che fece emergere gli abusi che aveva subito e il suicidio di un quattordicenne, anche'egli vittima di violenze.
Al suo attivo ha numerosi articoli e saggi in riviste nazionali e internazionali sul tema dello sfruttamento sessuale dei minori e la pedofilia, nonché è autore di importanti testi, tra cui «La pedofilia. I mille volti di un olocausto silenzioso», edito nel 2002 dalle Edizioni Paoline; La pedofilia in rete, in LINNOCENZA TRADITA, pedofilia: punto sulla questione (Salvino Leone ed.), Citta Nuova Editrice, 2006; "Corpi... da gioco", edito nel 2007 dalla Ediargo. Ha scritto anche dei saggi di Storia della Chiesa con particolare riferimento alla storia locale diocesana.
Contro la pedofilia
A partire dal 1997 (pioniere in Italia e all'estero), ha iniziato una costante attività di controllo, in collaborazione con la Polizia Postale, sullo sfruttamento sessuale dei bambini e sulla diffusione di materiale pedopornografico su Internet. È stato fra i primi a scoprire l'esistenza del Fronte per la Liberazione dei Pedofili[2], un movimento clandestino fondato da un ex poliziotto romano, responsabile fra gli altri di alcuni episodi di violenza avvenuti in una scuola della Capitale.
Ha presentato due petizioni al Parlamento Europeo: una contro l'ammissione alle elezioni politiche olandesi di una lista in difesa dei pedofili, un'altra per contrastare la Giornata dell'Orgoglio Pedofilo, un'iniziativa tesa a legalizzare la pedofilia. Con l'Associazione Meter si è fatto promotore della legge 269/98; 38/2006 e di numerosi progetti di legge, non ultima la 1305 [8] in discussione alla Commissione giustizia contro la "pedofilia culturale" che istiga comportamenti illeciti nei confronti dei minori.
Biografia
Don Fortunato Di Noto entra in seminario diocesano di Noto nel settembre del 1984. Successivamente studia filosofia e teologia presso la Facoltà "San Paolo" di Catania, quindi completa la sua formazione alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, conseguendo la "licenza" in Storia della Chiesa. Il 3 settembre 1991 è ordinato sacerdote nella Cattedrale di Noto.
Nel 1992 diventa professore di storia della Chiesa presso la sezione distaccata di Noto della Pontificia Università della Santa Croce di Roma. Nel 1991 è parroco al santuario diocesano di S. Maria Scala del Paradiso - Noto e nel 1995 è nominato parroco della Madonna del Carmine ad Avola. Ha ricoperto anche l'incarico di Economo nel Seminario Vescovile di Noto; Delegato Vicariale della Pastorale Familiare. Insegna alla Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia (Istituto Teologico S. Tommaso) di Messina.
Fonda l'associazione Meter, iniziando la sua battaglia contro la pedofilia. Attività che l'ha reso noto a livello internazionale. Si è fatto promotore di diverse iniziative tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell'Indifferenza e la Moratoria Internazionale contro la Pedofilia.
Don Fortunato si sarebbe avvicinato al dramma della pedofilia a partire dal 1996 in seguito ad alcuni eventi accaduti nella sua parrocchia di Avola: tra cui il tentato omicidio di una bambina di 11 anni che fece emergere gli abusi che aveva subito e il suicidio di un quattordicenne, anche'egli vittima di violenze.
Al suo attivo ha numerosi articoli e saggi in riviste nazionali e internazionali sul tema dello sfruttamento sessuale dei minori e la pedofilia, nonché è autore di importanti testi, tra cui «La pedofilia. I mille volti di un olocausto silenzioso», edito nel 2002 dalle Edizioni Paoline; La pedofilia in rete, in LINNOCENZA TRADITA, pedofilia: punto sulla questione (Salvino Leone ed.), Citta Nuova Editrice, 2006; "Corpi... da gioco", edito nel 2007 dalla Ediargo. Ha scritto anche dei saggi di Storia della Chiesa con particolare riferimento alla storia locale diocesana.
Contro la pedofilia
A partire dal 1997 (pioniere in Italia e all'estero), ha iniziato una costante attività di controllo, in collaborazione con la Polizia Postale, sullo sfruttamento sessuale dei bambini e sulla diffusione di materiale pedopornografico su Internet. È stato fra i primi a scoprire l'esistenza del Fronte per la Liberazione dei Pedofili[2], un movimento clandestino fondato da un ex poliziotto romano, responsabile fra gli altri di alcuni episodi di violenza avvenuti in una scuola della Capitale.
Ha presentato due petizioni al Parlamento Europeo: una contro l'ammissione alle elezioni politiche olandesi di una lista in difesa dei pedofili, un'altra per contrastare la Giornata dell'Orgoglio Pedofilo, un'iniziativa tesa a legalizzare la pedofilia. Con l'Associazione Meter si è fatto promotore della legge 269/98; 38/2006 e di numerosi progetti di legge, non ultima la 1305 [8] in discussione alla Commissione giustizia contro la "pedofilia culturale" che istiga comportamenti illeciti nei confronti dei minori.