Il monte Kronio, o monte San Calogero, è una collina situata a circa 7 km da Sciacca, comune italiano della provincia di Agrigento in Sicilia.
È una riserva naturale orientata gestita dall'Azienda foreste demaniali della Regione Siciliana.
Sul monte si trova il sito museale Antiquarium di Monte Kronio - Stufe di S. Calogero, un complesso termale e una serie di grotte di origine carsica, sfruttate dall'antichità a fini terapeutici.
Già Diodoro Siculo racconta narrando di Dedalo in Sicilia delle grotte del Kronio e dell'eccezionale fenomeno vaporoso.
L'Antiquarium è stato inaugurato negli anni ottanta e contiene reperti degli scavi effettuati. Il sito è gestito dalla Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Agrigento.
La Stufa di San Calogero è una grotta lunga 9,4 m e larga 4,2 m e raggiunge un'altezza di circa 4 m. All'interno la temperatura varia tra i 36 e i 42 °C, con variazioni nelle diverse stagioni e ore del giorno.
A causa della temperatura elevata, il soggiorno nella grotta, secondo la leggenda scavata da Dedalo nel periodo in cui il territorio era occupato dai Sicani, era tradizionalmente utilizzato per la cura di affezioni quali artrite, reumatismi, gotta e sciatica.
All'interno erano stati realizzati sedili e banconi e praticati fori nelle pareti nei quali dovevano essere inseriti gli arti sofferenti.
In seguito ad un'indagine commissionata nel 1880 dal consiglio comunale di Sciacca al professor Silvestro Zinno, il comune si propose di realizzarne uno stabilimento termale.
È una riserva naturale orientata gestita dall'Azienda foreste demaniali della Regione Siciliana.
Sul monte si trova il sito museale Antiquarium di Monte Kronio - Stufe di S. Calogero, un complesso termale e una serie di grotte di origine carsica, sfruttate dall'antichità a fini terapeutici.
Già Diodoro Siculo racconta narrando di Dedalo in Sicilia delle grotte del Kronio e dell'eccezionale fenomeno vaporoso.
L'Antiquarium è stato inaugurato negli anni ottanta e contiene reperti degli scavi effettuati. Il sito è gestito dalla Soprintendenza dei beni culturali e ambientali di Agrigento.
La Stufa di San Calogero è una grotta lunga 9,4 m e larga 4,2 m e raggiunge un'altezza di circa 4 m. All'interno la temperatura varia tra i 36 e i 42 °C, con variazioni nelle diverse stagioni e ore del giorno.
A causa della temperatura elevata, il soggiorno nella grotta, secondo la leggenda scavata da Dedalo nel periodo in cui il territorio era occupato dai Sicani, era tradizionalmente utilizzato per la cura di affezioni quali artrite, reumatismi, gotta e sciatica.
All'interno erano stati realizzati sedili e banconi e praticati fori nelle pareti nei quali dovevano essere inseriti gli arti sofferenti.
In seguito ad un'indagine commissionata nel 1880 dal consiglio comunale di Sciacca al professor Silvestro Zinno, il comune si propose di realizzarne uno stabilimento termale.