Giacomo Cusimano il medico sacerdote detto il «servo dei poveri», morì a soli 54 anni nel 1888. Fondò a Palermo e in diversi centri della Sicilia il «Boccone del Povero» per il ricovero e l’assistenza degli orfani, vecchi ed infermi. Alessio Di Giovanni scrisse di Lui «Benestante, sacrificò le proprie ricchezze per prodigarle ai poveri; medico valente e stimato abbandona la lucrosa professione d’un luminoso avvenire, per farsi umile fra gli umili: infermiere, servo, postulante, non per se, ma per i poveri di Cristo. Così egli compra terreni, fabbrica case ed opifici, accoglie a braccia aperte vecchi e inabili ragazze pericolanti, orfani derelitti, senza contarne mai il numero, senza perder mai la sua angelica serenità, nemmeno quando non ha un centesimo in cassetta, né un tozzo di pane in dispensa né letti, né nulla. E il Signore spesso provvedeva in una maniera inaspettata ed impressionante, che destava meraviglia».