Falaride
Tiranno molto crudele di Agrigento, morto nel 555 a.C., fu amante della sapienza e dei sapienti. Tante volte però si dimostrò umano, forse perché le sue efferatezze erano per lui di fine politico. Uno scultore a nome Pericle (o Perillo), per ingraziarsi il tiranno e farlo divertire, costruì un toro di bronzo, fatto in modo da rinchiudervi un uomo e farlo morire fra orribili strazi, anche per il fuoco che si sarebbe acceso all'esterno, per riscaldare il bronzo; e i gemiti della vittima sarebbero usciti dalla bocca dell’animale come veri muggiti. Falaride, invece di gradire l’orribile dono, ne fu tanto indignato che ordinò di rinchiudervi lo stesso artefice per sperimentare l’orribile strumento. Infatti Pericle vi morì fra atroci spasimi, subendo la sorte che egli aveva ideato per gli altri.
Tiranno molto crudele di Agrigento, morto nel 555 a.C., fu amante della sapienza e dei sapienti. Tante volte però si dimostrò umano, forse perché le sue efferatezze erano per lui di fine politico. Uno scultore a nome Pericle (o Perillo), per ingraziarsi il tiranno e farlo divertire, costruì un toro di bronzo, fatto in modo da rinchiudervi un uomo e farlo morire fra orribili strazi, anche per il fuoco che si sarebbe acceso all'esterno, per riscaldare il bronzo; e i gemiti della vittima sarebbero usciti dalla bocca dell’animale come veri muggiti. Falaride, invece di gradire l’orribile dono, ne fu tanto indignato che ordinò di rinchiudervi lo stesso artefice per sperimentare l’orribile strumento. Infatti Pericle vi morì fra atroci spasimi, subendo la sorte che egli aveva ideato per gli altri.