Empedocle (495-435 a.C.)
Nacque in Acracante (Agrigento). Indefesso studioso e di profondo ingegno, fu filosofo, medico, botanico, architetto, ingegnere idraulico riuscendo valente in ogni scienza; oratore insigne, poeta celebratissimo dagli antichi. Fra i suoi poemi e celebre quello della «Natura delle cose» del quale rimangono pochi frammenti. Si trovano ricordate le sue teorie in opere di Platone, Aristotile, Cicerone ed altri. Amante della libertà, non volle essere re degli Acracantini, ma raffrenò, con l’elemento democratico l’antica oligarchia (cioè il dominio violento di poche persone) della città gloriosa. Perseguitato però dagli oligarchici fu costretto ad esulare. Si dice che Empedocle animato dal desiderio di investigare i fenomeni dell’Etna si spingesse sin dentro il cratere del vulcano, ma, per disgrazia, vi precipitò dentro.
Nacque in Acracante (Agrigento). Indefesso studioso e di profondo ingegno, fu filosofo, medico, botanico, architetto, ingegnere idraulico riuscendo valente in ogni scienza; oratore insigne, poeta celebratissimo dagli antichi. Fra i suoi poemi e celebre quello della «Natura delle cose» del quale rimangono pochi frammenti. Si trovano ricordate le sue teorie in opere di Platone, Aristotile, Cicerone ed altri. Amante della libertà, non volle essere re degli Acracantini, ma raffrenò, con l’elemento democratico l’antica oligarchia (cioè il dominio violento di poche persone) della città gloriosa. Perseguitato però dagli oligarchici fu costretto ad esulare. Si dice che Empedocle animato dal desiderio di investigare i fenomeni dell’Etna si spingesse sin dentro il cratere del vulcano, ma, per disgrazia, vi precipitò dentro.