Un gioiello rivestito da stucchi e affreschi del Settecento proprio davanti alla cattedrale.
La costruzione risale al 1615 e fu ultimato nel 1767. L'edificio prima che ne venisse in possesso il Presidente di Giustizia Giuseppe Asmundo Paternò, marchese di Sessa, era appartenuto alla famiglia Joppolo dei principi di S. Elia. Il palazzo (ce lo ricorda la lapide ivi collocata) accolse Maria Cristina, figlia di Ferdinando III di Sicilia, profuga da Napoli assieme al marito Carlo, duca di Genova e di Sardegna.
Un'altra lapide, posta sulla facciata principale testimonia che in questo palazzo, nacquero, rispettivamente nel 1821 e nel 1822, Anna Turrisi Colonna e la sorella Giuseppina, pittrice e critica d'arte la prima, poetessa la seconda.
L’edificio con le sue malte, gli stucchi di scuola serpottiana, gli scuri veneziani e le porte barocche, gli affreschi con allegorie di Gioacchino Martorana, l’alcova settecentesca con i suoi putti, i suoi tralci e le tortore che intrecciano il nido d?’amore, rappresenta uno scrigno d’arte rendendo ancora più preziose le sue collezioni.
fonte wikipedia
La costruzione risale al 1615 e fu ultimato nel 1767. L'edificio prima che ne venisse in possesso il Presidente di Giustizia Giuseppe Asmundo Paternò, marchese di Sessa, era appartenuto alla famiglia Joppolo dei principi di S. Elia. Il palazzo (ce lo ricorda la lapide ivi collocata) accolse Maria Cristina, figlia di Ferdinando III di Sicilia, profuga da Napoli assieme al marito Carlo, duca di Genova e di Sardegna.
Un'altra lapide, posta sulla facciata principale testimonia che in questo palazzo, nacquero, rispettivamente nel 1821 e nel 1822, Anna Turrisi Colonna e la sorella Giuseppina, pittrice e critica d'arte la prima, poetessa la seconda.
L’edificio con le sue malte, gli stucchi di scuola serpottiana, gli scuri veneziani e le porte barocche, gli affreschi con allegorie di Gioacchino Martorana, l’alcova settecentesca con i suoi putti, i suoi tralci e le tortore che intrecciano il nido d?’amore, rappresenta uno scrigno d’arte rendendo ancora più preziose le sue collezioni.
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