Mostra Permanente della Civiltà mineraria
Nel giugno 1903, un gruppo di minatori di Piazza Armerina fondava la Lega Zolfatai quale luogo di «Sodalizio» aperto ai soli operai che lavoravano nelle miniere.
Nel 2008, gli ultimi minatori rimasti hanno voluto trasformare i locali del “Sodalizio” in “Mostra Permanente della Civiltà Mineraria” finalizzata alla riscoperta e al recupero della tradizione e della cultura mineraria locale attraverso l'allestimento di uno spazio espositivo ospitante attrezzi, minerali, miniature di calcaroni, pozzi e discenderie, etc.. legati ai siti minerari del comprensorio e all'attività estrattiva dello zolfo in essi praticata a testimonianza e a memoria, per la collettività ed i visitatori, di un vissuto che ha profondamente segnato e caratterizzato la storia e la struttura sociale ed economica del territorio al pari di quella contadina.
Una piccola mostra di grande interesse sociale e culturale, dove il visitatore può ascoltare dalla viva voce di chi ne fu protagonista, storie e leggende legate alla dura vita nelle miniere di zolfo.
Visitor center di Pergusa
La Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa rappresenta una importante realtà naturale ma anche un vero e proprio luogo della ricreazione e dello sport all'aria aperta con livelli di fruizione di migliaia di utenti assidui. Per tale motivo e per la sua posizione baricentrica rispetto al Rocca di Cerere Geopark è stato realizzato, in un'area di circa 3000 mq, un centro visite. il centro, grazie alla dotazione strumentale e alle attrezzature presenti, offre ai fruitori/visitori diversi servizi e attività: laboratori per attività ludico-ricreative e di educazione ambientale, riproduzione di fossili e galleria del tempo, baby sitting, nolo bici, gadget e pubblicazioni sul Geopark, escursioni guidate, eventi di richiamo quali mostre, estemporanee per le scuole, giornate di accoglienza in riserva, serate a tema, etc.. nonché punto informativo nodale del Rocca di Cerere Geopark.
Treno-Museo di Villarosa e Paese museo di Villapriolo
Unico nel suo stile in Europa, è allestito presso la Stazione ferroviaria di Villarosa all'interno di vagoni risalenti ai primi del '900 e che, probabilmente, nel periodo bellico della II guerra mondiale vennero utilizzati da nazisti per la deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento. La singolare struttura museale offre un'autentica e copiosa collezione di oggetti e materiali che erano di uso quotidiano nelle miniere e nelle case dell'entroterra siciliano all'inizio del secolo. E' possibile, inoltre, ammirare il Cimelio delle Acque del 1876, costruzione in pietra adibita al rifornimento idrico che sfrutta i principi di aerazione araba. A poca distanza il paese museo di Villapriolo, con le originarie e intatte case i cui allestimenti ricostruiscono gli usi e costumi dell'epopea mineraria. Da visitare la “casa dell'emigrante”,la “bottega del ciabattino”, la “casa del grano” con la vecchia trebbia del 1939: autentico gioiello della civiltà contadina con ruote in ferro, freni e balestre in legno e la “casa dello zolfataio” che custodisce cimeli ed oggetti introvabili in altri siti.
Fonte: dal sito del geoparco
Nel giugno 1903, un gruppo di minatori di Piazza Armerina fondava la Lega Zolfatai quale luogo di «Sodalizio» aperto ai soli operai che lavoravano nelle miniere.
Nel 2008, gli ultimi minatori rimasti hanno voluto trasformare i locali del “Sodalizio” in “Mostra Permanente della Civiltà Mineraria” finalizzata alla riscoperta e al recupero della tradizione e della cultura mineraria locale attraverso l'allestimento di uno spazio espositivo ospitante attrezzi, minerali, miniature di calcaroni, pozzi e discenderie, etc.. legati ai siti minerari del comprensorio e all'attività estrattiva dello zolfo in essi praticata a testimonianza e a memoria, per la collettività ed i visitatori, di un vissuto che ha profondamente segnato e caratterizzato la storia e la struttura sociale ed economica del territorio al pari di quella contadina.
Una piccola mostra di grande interesse sociale e culturale, dove il visitatore può ascoltare dalla viva voce di chi ne fu protagonista, storie e leggende legate alla dura vita nelle miniere di zolfo.
Visitor center di Pergusa
La Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa rappresenta una importante realtà naturale ma anche un vero e proprio luogo della ricreazione e dello sport all'aria aperta con livelli di fruizione di migliaia di utenti assidui. Per tale motivo e per la sua posizione baricentrica rispetto al Rocca di Cerere Geopark è stato realizzato, in un'area di circa 3000 mq, un centro visite. il centro, grazie alla dotazione strumentale e alle attrezzature presenti, offre ai fruitori/visitori diversi servizi e attività: laboratori per attività ludico-ricreative e di educazione ambientale, riproduzione di fossili e galleria del tempo, baby sitting, nolo bici, gadget e pubblicazioni sul Geopark, escursioni guidate, eventi di richiamo quali mostre, estemporanee per le scuole, giornate di accoglienza in riserva, serate a tema, etc.. nonché punto informativo nodale del Rocca di Cerere Geopark.
Treno-Museo di Villarosa e Paese museo di Villapriolo
Unico nel suo stile in Europa, è allestito presso la Stazione ferroviaria di Villarosa all'interno di vagoni risalenti ai primi del '900 e che, probabilmente, nel periodo bellico della II guerra mondiale vennero utilizzati da nazisti per la deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento. La singolare struttura museale offre un'autentica e copiosa collezione di oggetti e materiali che erano di uso quotidiano nelle miniere e nelle case dell'entroterra siciliano all'inizio del secolo. E' possibile, inoltre, ammirare il Cimelio delle Acque del 1876, costruzione in pietra adibita al rifornimento idrico che sfrutta i principi di aerazione araba. A poca distanza il paese museo di Villapriolo, con le originarie e intatte case i cui allestimenti ricostruiscono gli usi e costumi dell'epopea mineraria. Da visitare la “casa dell'emigrante”,la “bottega del ciabattino”, la “casa del grano” con la vecchia trebbia del 1939: autentico gioiello della civiltà contadina con ruote in ferro, freni e balestre in legno e la “casa dello zolfataio” che custodisce cimeli ed oggetti introvabili in altri siti.
Fonte: dal sito del geoparco