Caltagirone sorge al margine occidentale della provincia, a 608 m di altitudine,
adagiata sulle tre colline che, formano un anfiteatro naturale.
La produzione della ceramica, risale agli antichi Greci.
Il Museo della ceramica di Caltagirone espone una vasta raccolta di ceramiche, circa 2.500 reperti, che forniscono al visitatore un'ampia visione della storia dell'arte ceramica dal IV millennio a.C., dalla preistoria all'età contemporanea.
Ricca di chiese, pregevoli palazzi e ville settecentesche, per l'eccezionale valore del suo patrimonio monumentale il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO nel 2002, insieme con il Val di Noto.
Per oltre due millenni è stata roccaforte privilegiata per bizantini, arabi, genovesi e normanni, che controllavano la P iana di Catania e Piana di Gela,
Oggi Caltagirone vive un periodo di rinnovato sviluppo, grazie principalmente alla produzione della ceramica ed al turismo.
Da non perdere oltre il centro storico:
la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro
il Parco Monte San Giorgio, situato nella parte nord della città
Sito archeologico "Monte San Mauro"
Il Cimitero Monumentale
La Chiesa di San Giuliano, cattedrale dal 1816, secondo la tradizione, è stata edificata in epoca normanna, ricostruzioni avvennero dopo il sisma del 1542 e dopo il sisma del 1693.
Il nucleo più antico della città risale alla preistoria ci sono testimonianze di un villaggio neolitico abitato ininterrottamente sino all'arrivo dei Greci.
Successivamente altre dominazioni: dai Bizantini ai Normanni ai Saraceni,cacciati nel 1076, quando i calatini riuscirono ad espugnare la rocca di Judica portando a Caltagirone come trofeo la campana d'Altavilla, che venne collocata nella chiesa Madre: Santa Maria del Monte.
Nel 1900 Caltagirone fu città simbolo del movimento anti-fascista infatti Don Luigi Sturzo si oppose al fascismo e dovette per tale motivo rifugiarsi prima a Londra e poi a New York. Fondatore del partito popolare italiano.
Il simbolo di Caltagirone risale al 1030, anno della liberazione della città da parte dei genovesi dal dominio saraceno.
La produzione della ceramica, risale agli antichi Greci.
Il Museo della ceramica di Caltagirone espone una vasta raccolta di ceramiche, circa 2.500 reperti, che forniscono al visitatore un'ampia visione della storia dell'arte ceramica dal IV millennio a.C., dalla preistoria all'età contemporanea.
Ricca di chiese, pregevoli palazzi e ville settecentesche, per l'eccezionale valore del suo patrimonio monumentale il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO nel 2002, insieme con il Val di Noto.
Per oltre due millenni è stata roccaforte privilegiata per bizantini, arabi, genovesi e normanni, che controllavano la P iana di Catania e Piana di Gela,
Oggi Caltagirone vive un periodo di rinnovato sviluppo, grazie principalmente alla produzione della ceramica ed al turismo.
Da non perdere oltre il centro storico:
la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro
il Parco Monte San Giorgio, situato nella parte nord della città
Sito archeologico "Monte San Mauro"
Il Cimitero Monumentale
La Chiesa di San Giuliano, cattedrale dal 1816, secondo la tradizione, è stata edificata in epoca normanna, ricostruzioni avvennero dopo il sisma del 1542 e dopo il sisma del 1693.
Il nucleo più antico della città risale alla preistoria ci sono testimonianze di un villaggio neolitico abitato ininterrottamente sino all'arrivo dei Greci.
Successivamente altre dominazioni: dai Bizantini ai Normanni ai Saraceni,cacciati nel 1076, quando i calatini riuscirono ad espugnare la rocca di Judica portando a Caltagirone come trofeo la campana d'Altavilla, che venne collocata nella chiesa Madre: Santa Maria del Monte.
Nel 1900 Caltagirone fu città simbolo del movimento anti-fascista infatti Don Luigi Sturzo si oppose al fascismo e dovette per tale motivo rifugiarsi prima a Londra e poi a New York. Fondatore del partito popolare italiano.
Il simbolo di Caltagirone risale al 1030, anno della liberazione della città da parte dei genovesi dal dominio saraceno.