E' ubicato nel Vallone Furma, nelle vicinanze di Piazza Armerina, ma più che di un castello si tratta di una masseria fortificata o meglio di un casale. Se ne hanno vaghe notizie già dall'epoca bizantina.
Fu concesso da Federico d'Aragona a Scaloro degli Uberti insieme al feudo di Gatta.
Il nucleo fortificato fu assegnato, nel 1340 circa, al territorio di Piazza Armerina e venne distrutto nel 1396 da re Martino. Durante queste guerre di successione latino-catalana, gli abitanti di questo nucleo si trasferirono ad Enna, dove ancora oggi esiste un quartiere "Fundrisi".
Nel 1622 il luogo fu definitivamente abbandonato per il trasferimento dei monaci che vi erano rimasti al monastero di San Rocco a Piazza Armerina. Sono ancora visibili i ruderi della torre campanaria e della chiesa campestre, che mostrano un certo gusto architettonico.
Fonte: GAL Rocca di Cerere
Fu concesso da Federico d'Aragona a Scaloro degli Uberti insieme al feudo di Gatta.
Il nucleo fortificato fu assegnato, nel 1340 circa, al territorio di Piazza Armerina e venne distrutto nel 1396 da re Martino. Durante queste guerre di successione latino-catalana, gli abitanti di questo nucleo si trasferirono ad Enna, dove ancora oggi esiste un quartiere "Fundrisi".
Nel 1622 il luogo fu definitivamente abbandonato per il trasferimento dei monaci che vi erano rimasti al monastero di San Rocco a Piazza Armerina. Sono ancora visibili i ruderi della torre campanaria e della chiesa campestre, che mostrano un certo gusto architettonico.
Fonte: GAL Rocca di Cerere