Il Museo è intitolato al canonico Giuseppe Alessi (Enna 1774- Catania 1837), singolare figura di erudito, animato da poliedrici interessi e da un'inesausta curiosità, esponente tra i più autorevoli della tarda cultura illuminista in Sicilia.
Nel 1860 la collezione dell'Alessi fu acquistata dalla Chiesa Madre di Enna e nel 1862 esposta nella casa canonica. Un tempo di riconosciuto splendore, già nel secolo successivo versava in preoccupanti condizioni di conservazione ed integrità; sicché, nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, ad opera delle Soprintendenze di Palermo e di Agrigento, furono intraprese le opportune attività di restauro e catalogazione.
Nel dicembre del 1987 s'inagurava l'attuale sede del Museo, ubicata in prossimità del Duomo di Enna, in via Roma 509, in un edificio risalente agli anni Cinquanta e ristrutturato dal Comune.
Il nucleo originario della collezione è costituito dagli oggetti provenienti dalla raccolta dell'Alessi, cui si è aggiunta, successivamente, la preziosa raccolta del Tesoro del Duomo.
Nel corso del tempo il patrimonio del Museo si è accresciuto notevolmente grazie alle opere provenienti dalle chiese e dagli edifici sacri cittadini, dalla eredità del priore ottocentesco Vincenzo Petroso Grimaldi, nonchè dalle donazioni delle famiglie ennesi Longi, Vetri e Di Bilio.
Oggi la collezione si presenta come una raccolta eterogenea di oggetti appartenenti ai diversi settori disciplinari, spaziando dall'archeologia all'arte medievale e moderna, dalla numismatica alle arti minori. Della collezione di opere pittoriche, cui appartengono tavole bizantine e dipinti dal XVI al XIX secolo, segnaliamo le due tavole con San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista (1504), attribuite al pittore Antonello Crescenzio, facenti parte in origine di un monumentale polittico nella chiesa madre di Polizzi Generosa, smembrato e disperso nel XVII sec.
La sezione archeologica, ordinata secondo un criterio cronologico e tipologico, espone particolari categorie di oggetti compresi in un arco di tempo che va dalla preistoria all'alto medioevo, non senza qualche vuoto cronologico: da manufatti litici risalenti all'età del bronzo a lucerne paleocristiane, da anelli bizantini a statuette di Demetra e ghiande missili; mentre una cospicua raccolta di reperti di età arcaica e vasellame ellenistico-romano testimonia della fiorente produzione isolana di ceramica.
La ricca collezione numismatica del Museo, tra le più importanti raccolte siciliane, presenta esemplari d'oro, d'argento e di bronzo, appartenenti alle diverse epoche greca, romana e bizantina, cui si aggiungono monete di epoca medievale e moderna e le medaglie pontifice. Il Museo ospita inoltre un piccolo settore di reperti egizi: statuette funerarie (ushebti), appartenute all'Alessi, la cui datazione va dalla XX (1200-1085) alla XXVI (663-525) dinastia. Completa la raccolta un discreto numero di stampe, firmate da autori prestigiosi, come Stefano Della Bella e Jacques Callot.
Recentemente la collezione del Museo si è arricchita delle opere del pittore ennese Paolo Vetri, grazie alla donazione degli eredi.
fonte GAL Rocca di Cerere
Nel 1860 la collezione dell'Alessi fu acquistata dalla Chiesa Madre di Enna e nel 1862 esposta nella casa canonica. Un tempo di riconosciuto splendore, già nel secolo successivo versava in preoccupanti condizioni di conservazione ed integrità; sicché, nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, ad opera delle Soprintendenze di Palermo e di Agrigento, furono intraprese le opportune attività di restauro e catalogazione.
Nel dicembre del 1987 s'inagurava l'attuale sede del Museo, ubicata in prossimità del Duomo di Enna, in via Roma 509, in un edificio risalente agli anni Cinquanta e ristrutturato dal Comune.
Il nucleo originario della collezione è costituito dagli oggetti provenienti dalla raccolta dell'Alessi, cui si è aggiunta, successivamente, la preziosa raccolta del Tesoro del Duomo.
Nel corso del tempo il patrimonio del Museo si è accresciuto notevolmente grazie alle opere provenienti dalle chiese e dagli edifici sacri cittadini, dalla eredità del priore ottocentesco Vincenzo Petroso Grimaldi, nonchè dalle donazioni delle famiglie ennesi Longi, Vetri e Di Bilio.
Oggi la collezione si presenta come una raccolta eterogenea di oggetti appartenenti ai diversi settori disciplinari, spaziando dall'archeologia all'arte medievale e moderna, dalla numismatica alle arti minori. Della collezione di opere pittoriche, cui appartengono tavole bizantine e dipinti dal XVI al XIX secolo, segnaliamo le due tavole con San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista (1504), attribuite al pittore Antonello Crescenzio, facenti parte in origine di un monumentale polittico nella chiesa madre di Polizzi Generosa, smembrato e disperso nel XVII sec.
La sezione archeologica, ordinata secondo un criterio cronologico e tipologico, espone particolari categorie di oggetti compresi in un arco di tempo che va dalla preistoria all'alto medioevo, non senza qualche vuoto cronologico: da manufatti litici risalenti all'età del bronzo a lucerne paleocristiane, da anelli bizantini a statuette di Demetra e ghiande missili; mentre una cospicua raccolta di reperti di età arcaica e vasellame ellenistico-romano testimonia della fiorente produzione isolana di ceramica.
La ricca collezione numismatica del Museo, tra le più importanti raccolte siciliane, presenta esemplari d'oro, d'argento e di bronzo, appartenenti alle diverse epoche greca, romana e bizantina, cui si aggiungono monete di epoca medievale e moderna e le medaglie pontifice. Il Museo ospita inoltre un piccolo settore di reperti egizi: statuette funerarie (ushebti), appartenute all'Alessi, la cui datazione va dalla XX (1200-1085) alla XXVI (663-525) dinastia. Completa la raccolta un discreto numero di stampe, firmate da autori prestigiosi, come Stefano Della Bella e Jacques Callot.
Recentemente la collezione del Museo si è arricchita delle opere del pittore ennese Paolo Vetri, grazie alla donazione degli eredi.
fonte GAL Rocca di Cerere