Frazione del comune di Acireale vicino Catania, con le sue scogliere di grossi ciottoli di pietra lavica levigati dal moto delle onde è una zona balnerare molto frequentata d'estate.
Il borgo si trova sulla costa ionica ai piedi della Timpa, una gigantesca falesia riccamente stratificata, a circa 3 chilometri di strada rotabile da Acireale, di cui costituisce il più prossimo sbocco a mare.
All'estremità meridionale della frazione vi è un mulino,detto di Miuccio documentato a partire dal sec.XVI, già ad acqua, alimentato dalla sorgente di Testa dell'acqua che sgorga a pochi metri dal mare dalle viscere della Timpa che è di notevole rilevanza naturalistica.
A nord dell'abitato, accessibile via mare, si trova la Grotta delle palombe, un complesso di basalti colonnari parzialmente frantumato dalle mareggiate.Nel 1972 così si è inabissato il caratteristico pugno che si ergeva nello specchio di mare chiuso a sud dalla pietra delle sarpe. Secondo la fantasia popolare era il rifugio amoroso del pastore Aci e della ninfa Galatea.
Il borgo si trova sulla costa ionica ai piedi della Timpa, una gigantesca falesia riccamente stratificata, a circa 3 chilometri di strada rotabile da Acireale, di cui costituisce il più prossimo sbocco a mare.
All'estremità meridionale della frazione vi è un mulino,detto di Miuccio documentato a partire dal sec.XVI, già ad acqua, alimentato dalla sorgente di Testa dell'acqua che sgorga a pochi metri dal mare dalle viscere della Timpa che è di notevole rilevanza naturalistica.
A nord dell'abitato, accessibile via mare, si trova la Grotta delle palombe, un complesso di basalti colonnari parzialmente frantumato dalle mareggiate.Nel 1972 così si è inabissato il caratteristico pugno che si ergeva nello specchio di mare chiuso a sud dalla pietra delle sarpe. Secondo la fantasia popolare era il rifugio amoroso del pastore Aci e della ninfa Galatea.