Situato all'interno del Castello Ursino dal 20 ottobre 1934.
La sua apertura tuttavia avvenne sulla base di un primo progetto di Guido Libertini, al tempo soprintendente alle Antichità di Catania.
La scelta dell'ubicazione ricadde sul Castello Ursino, unico monumento cittadino abbastanza capiente per ospitare la collezione benedettina a cui presto si aggiunsero i reperti acquistati dagli eredi del Principe di Biscari, la collezione Zappalà Asmundo e molte donazioni private. Il Museo si avvaleva così di tre importanti collezioni che comprendevano le sezioni archeologica, medievale, rinascimentale e moderna.
Nel 1995 è stata riaperta un'ala del maniero per rendere fruibile la parte relativa alla pinacoteca. In essa erano presenti opere di Luca Giordano, Guglielmo Borremans, Giulio Cesare Procaccini e scuola di José de Ribera, un'Adorazione dei Magi del pittore fiammingo Simone di Wobreck, una Madonna con Bambino di Antonello de Saliba.
Nel 1990 è stato riaperto il primo piano che permette di ammirare parte delle sculture di epoca ellenistica e romana fra cui spiccano la testa di efebo del VI secolo a.C., la statua di Ercole di III secolo proveniente dagli scavi del palazzo Zappalà in via A. di Sangiuliano a Catania, il monumentale torso di imperatore Giulio-Claudio raffigurato come Giove, e molte altre cose di interesse artistico,
Il Castello fu sede di prigione di cui restano scritte (firme, poesie, disegni) incise dai condannati sugli stipiti.
fonte wikipedia
La sua apertura tuttavia avvenne sulla base di un primo progetto di Guido Libertini, al tempo soprintendente alle Antichità di Catania.
La scelta dell'ubicazione ricadde sul Castello Ursino, unico monumento cittadino abbastanza capiente per ospitare la collezione benedettina a cui presto si aggiunsero i reperti acquistati dagli eredi del Principe di Biscari, la collezione Zappalà Asmundo e molte donazioni private. Il Museo si avvaleva così di tre importanti collezioni che comprendevano le sezioni archeologica, medievale, rinascimentale e moderna.
Nel 1995 è stata riaperta un'ala del maniero per rendere fruibile la parte relativa alla pinacoteca. In essa erano presenti opere di Luca Giordano, Guglielmo Borremans, Giulio Cesare Procaccini e scuola di José de Ribera, un'Adorazione dei Magi del pittore fiammingo Simone di Wobreck, una Madonna con Bambino di Antonello de Saliba.
Nel 1990 è stato riaperto il primo piano che permette di ammirare parte delle sculture di epoca ellenistica e romana fra cui spiccano la testa di efebo del VI secolo a.C., la statua di Ercole di III secolo proveniente dagli scavi del palazzo Zappalà in via A. di Sangiuliano a Catania, il monumentale torso di imperatore Giulio-Claudio raffigurato come Giove, e molte altre cose di interesse artistico,
Il Castello fu sede di prigione di cui restano scritte (firme, poesie, disegni) incise dai condannati sugli stipiti.
fonte wikipedia