La biblioteca comunale si trova ad Aidone in provincia di Enna in Sicilia a 10 Km da Piazza Armerina.
E' ospitata nei locali dell'ex convento dei Carmelitani, molto vicino alla Piazza Cordova; è dedicata a Gaetano Scovazzo(Aidone 1782-Palermo 1868), Ministro del Regno delle Due Sicilie nel 1848, il quale nel 1868 donò i suoi 9600 volumi al Comune che gli aveva dato i natali perché costituisse una biblioteca a lui intestata.
L'edificio che ospita la Biblioteca, in origine era un convento annesso alla chiesa della Madonna Del Carmelo; ora è occupato quasi per intero dalla Biblioteca ma fino a qualche decennio fa oltre alla biblioteca era sede delle Scuole femminile e poi della Scuola Media "F. Cordova".
Oltre ai preziosi manoscritti, ai due incunaboli ed a numerose cinquecentine, conserva una divisa di C. Benso Conte di Cavour,che lo stesso aveva regalato all'amico Filippo Cordova; poi altre divise di Cordova e Scovazzo.
Nel 1934 vi si contavano oltre 15.000 volumi provenienti da varie donazioni, infatti nell'anno di fondazione l'esempio dello Scovazzo era stato subito emulato dal Reverendo Francesco Ranfaldi, che legò alla biblioteca i suoi 800 libri, tra cui si trovavano le copie manoscritte dei Capibrevi di Giovanni Luca Barberi. Vi confluirono inoltre 1500 volumi, provenienti dalle librerie dei Domenicani, dei Cappuccini e dei Padri Riformati, in seguito alla soppressione delle congregazioni e all'abbandono dei conventi; e i 1700 libri che avevano costituito la biblioteca popolare circolante fondata nel 1884 da alcuni benemeriti cittadini.
Ad arricchire ancora di più la biblioteca intervennero le donazioni del Commendatore Domenico Minolfi e l'intera biblioteca privata di Filippo Cordova che era stata ereditata dal Dottore Teodoro Siebs. In tal modo essa è venuta in possesso di opere di gran pregio, oltre ai preziosi manoscritti, conserva circa trecento cinquecentine e cinque incunaboli, i più antichi dei quali risalgono al 1493; sono due opuscoli di Alberto Magno il "De duabus sapientiis et de recapitulatione omnium librorum astronomiae", in tutto 12 pagine, e il "De natura ac immortalitate animi cum commento compendioso", in tutto 81 pagine, entrambi stampati a Norimberga da Gaspare Hochfever nel 1493.
Questo ricco patrimonio è stato lasciato per decenni in stato di abbandono, costretto in stanze piccole e umide; nei vari trasferimenti molti tra i volumi più antichi sono rimasti confinati in casse di legno. Solo le operazioni di recupero eseguite nei locali dell'ex Scuola Elementare Femminile, poi Scuola Media, hanno permesso finalmente di portare alla luce, sottoponendoli ai dovuti restauri, quasi tutti i volumi conservati, ma molti ormai erano stati irrimediabilmente distrutti dall'umido, le muffe e i topi. Oggi finalmente è possibile consultarli agevolmente e vi si contano oltre 30.000 volumi.
fonte:wikipedia
E' ospitata nei locali dell'ex convento dei Carmelitani, molto vicino alla Piazza Cordova; è dedicata a Gaetano Scovazzo(Aidone 1782-Palermo 1868), Ministro del Regno delle Due Sicilie nel 1848, il quale nel 1868 donò i suoi 9600 volumi al Comune che gli aveva dato i natali perché costituisse una biblioteca a lui intestata.
L'edificio che ospita la Biblioteca, in origine era un convento annesso alla chiesa della Madonna Del Carmelo; ora è occupato quasi per intero dalla Biblioteca ma fino a qualche decennio fa oltre alla biblioteca era sede delle Scuole femminile e poi della Scuola Media "F. Cordova".
Oltre ai preziosi manoscritti, ai due incunaboli ed a numerose cinquecentine, conserva una divisa di C. Benso Conte di Cavour,che lo stesso aveva regalato all'amico Filippo Cordova; poi altre divise di Cordova e Scovazzo.
Nel 1934 vi si contavano oltre 15.000 volumi provenienti da varie donazioni, infatti nell'anno di fondazione l'esempio dello Scovazzo era stato subito emulato dal Reverendo Francesco Ranfaldi, che legò alla biblioteca i suoi 800 libri, tra cui si trovavano le copie manoscritte dei Capibrevi di Giovanni Luca Barberi. Vi confluirono inoltre 1500 volumi, provenienti dalle librerie dei Domenicani, dei Cappuccini e dei Padri Riformati, in seguito alla soppressione delle congregazioni e all'abbandono dei conventi; e i 1700 libri che avevano costituito la biblioteca popolare circolante fondata nel 1884 da alcuni benemeriti cittadini.
Ad arricchire ancora di più la biblioteca intervennero le donazioni del Commendatore Domenico Minolfi e l'intera biblioteca privata di Filippo Cordova che era stata ereditata dal Dottore Teodoro Siebs. In tal modo essa è venuta in possesso di opere di gran pregio, oltre ai preziosi manoscritti, conserva circa trecento cinquecentine e cinque incunaboli, i più antichi dei quali risalgono al 1493; sono due opuscoli di Alberto Magno il "De duabus sapientiis et de recapitulatione omnium librorum astronomiae", in tutto 12 pagine, e il "De natura ac immortalitate animi cum commento compendioso", in tutto 81 pagine, entrambi stampati a Norimberga da Gaspare Hochfever nel 1493.
Questo ricco patrimonio è stato lasciato per decenni in stato di abbandono, costretto in stanze piccole e umide; nei vari trasferimenti molti tra i volumi più antichi sono rimasti confinati in casse di legno. Solo le operazioni di recupero eseguite nei locali dell'ex Scuola Elementare Femminile, poi Scuola Media, hanno permesso finalmente di portare alla luce, sottoponendoli ai dovuti restauri, quasi tutti i volumi conservati, ma molti ormai erano stati irrimediabilmente distrutti dall'umido, le muffe e i topi. Oggi finalmente è possibile consultarli agevolmente e vi si contano oltre 30.000 volumi.
fonte:wikipedia