Comune italiano di 3.266 abitanti della provincia di Catania in Sicilia.
Situato a 38 km da Caltagirone, a 40 km da Enna e a 71 da Catania al confine con la Provincia di Enna, nella Sicilia centrale, si trova a 350 metri s.l.m. sulle colline confinanti con la piana di Catania ed i Monti Erei. L'attività economica prevalente è l'agricoltura, in particolare la coltivazione di grano duro.
A Raddusa San Giuseppe si festeggia due volte l'anno, il giorno della festa liturgica il 19 marzo e il 19 settembre, giorno scelto come festa patronale.
Il 19 settembre si festeggia tradizionalmente come ringraziamento al Santo per il grano raccolto nella passata stagione. Durante la giornata si celebrano due Messe nella Chiesa Immacolata Concezione una la mattina e una la sera dopo la processione. È d'uso dopo le celebrazioni religiose passeggiare per la via Regina Margherita piena di bancarelle e con tutte le serrande dei negozi e bar aperte. In tarda serata di solito si svolge anche uno spettacolo musicale sul palcoscenico allestito in piazza Umberto I, centro del paese posto tra la Chiesa Madre e la via Regina Margherita.
Il 19 marzo è invece consolidata tradizione realizzare gli altari votivi. Alcuni abitanti infatti preparano questi grandi altari ricoperti di cibo, distribuito tradizionalmente ai più poveri del paese, per una grazia ricevuta o come impegno affinché il Santo risolva un problema.
Recentemente è diventata usanza invitare più persone possibili a mangiare quel cibo dopo la benedizione del prete locale, dando vita a delle vere e proprie feste in cui scambiare quattro chiacchiere e commentando la squisitezza di quanto mangiato. Tra i piatti tradizionali c'è la pasta di San Giuseppe, una minestra a base di legumi con pasta fatta in casa. La preparazione di questa pietanza avviene in una grande pentola, chiamata quadara, e distribuita con dei mestoli nei piatti o nelle pentole che gli invitati hanno portato dalla propria casa.
fonte wikipedia
Situato a 38 km da Caltagirone, a 40 km da Enna e a 71 da Catania al confine con la Provincia di Enna, nella Sicilia centrale, si trova a 350 metri s.l.m. sulle colline confinanti con la piana di Catania ed i Monti Erei. L'attività economica prevalente è l'agricoltura, in particolare la coltivazione di grano duro.
A Raddusa San Giuseppe si festeggia due volte l'anno, il giorno della festa liturgica il 19 marzo e il 19 settembre, giorno scelto come festa patronale.
Il 19 settembre si festeggia tradizionalmente come ringraziamento al Santo per il grano raccolto nella passata stagione. Durante la giornata si celebrano due Messe nella Chiesa Immacolata Concezione una la mattina e una la sera dopo la processione. È d'uso dopo le celebrazioni religiose passeggiare per la via Regina Margherita piena di bancarelle e con tutte le serrande dei negozi e bar aperte. In tarda serata di solito si svolge anche uno spettacolo musicale sul palcoscenico allestito in piazza Umberto I, centro del paese posto tra la Chiesa Madre e la via Regina Margherita.
Il 19 marzo è invece consolidata tradizione realizzare gli altari votivi. Alcuni abitanti infatti preparano questi grandi altari ricoperti di cibo, distribuito tradizionalmente ai più poveri del paese, per una grazia ricevuta o come impegno affinché il Santo risolva un problema.
Recentemente è diventata usanza invitare più persone possibili a mangiare quel cibo dopo la benedizione del prete locale, dando vita a delle vere e proprie feste in cui scambiare quattro chiacchiere e commentando la squisitezza di quanto mangiato. Tra i piatti tradizionali c'è la pasta di San Giuseppe, una minestra a base di legumi con pasta fatta in casa. La preparazione di questa pietanza avviene in una grande pentola, chiamata quadara, e distribuita con dei mestoli nei piatti o nelle pentole che gli invitati hanno portato dalla propria casa.
fonte wikipedia