Estesa lungo l'omonimo golfo nel Mar Tirreno e adagiata sulla pianura della Conca d'Oro, così chiamata per via delle colorazioni tipiche degli agrumi che un tempo dominavano il paesaggio, è circondata completamente da una cinta muraria naturale: i monti di Palermo.
Fondata come città-porto dai Fenici intorno al 734 a.C., è stata sempre un nodo culturale e commerciale fra occidente e Asia, dunque uno strategico luogo di transito al centro del Mediterraneo. Possiede una storia millenaria che le ha regalato un notevole patrimonio artistico ed architettonico che spazia dai resti delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, passando dalle residenze in stile arabo-normanno, alle chiese barocche ed ai teatri neoclassici.
È sede dell'Assemblea regionale siciliana, il più antico parlamento al mondo in attività, dell'Università degli Studi e della principale arcidiocesi regionale.
E possibile trovare resti dell'età preistorica nella grotta dell'Addaura con i suoi chiari graffiti che raccontano della vita degli uomini che abitavano quelle zone.
La città inizia ad ingrandirsi con l'arrivo degli arabi che rivoluzionao l'agricoltura e impiano i primi agrumeti, formando la Conca d'oro. In quel periodo cresce la città e nascono importanti chiese, piazze, porte palazzi come la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, il Qanat, imponente opera di ingegneria idraulica costruita sotto la città tra la dominazione araba.
Con l'arrivo dei Normanni a Palermo, e la mescolanza con gli stili islamici,la città continua ad arricchirsi di bellezze archiettoniche con la costruzione di palazzi appartenuti ai sovrani ed utilizzati come residenze di villeggiature immerse spesso nel verde. Fra questi il Ponte dell'Ammiraglio, la Cappella Palatina, la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, la Zisa e il suo sistema di fontane, La Cuba dallo stile austero e severo, il Castello di Maredolce antico sollazzo arabo circondato dalle acque di un lago e sito all'interno del Parco della Favara. Il Palazzo Scibene.
Anche l'arte Bizantina trova spazio ed oggi si può ammirare in diverse chiese tra cui la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio.
Nell'arco del XIII secolo, in maniera particolare durante la dominazione angioina in città si sviluppò lo stile architettonico del gotico che possiamo ammirare in esempi come la Chiesa di San Francesco d'Assisi e la Chiesa di Sant'Agostino edificata nel 1275.
Palazzi nobiliari e chiese caratterizzati da un tipico gotico proveniente dalla Catalogna (il gotico catalano) sono il Palazzo Sclafani, che sorge in prossimità del Palazzo Reale costruito nel 1330 dal feudatario Matteo Sclafani, conte di Adernò (Adrano), in competizione con il Palazzo Chiaramonte, edificio con evidenti influenze gotico-catalane, fatto innalzare dal cognato nell'attuale piazza Marina ed attuale sede del rettorato palermitano.
Nel 1495 venne edificato il Palazzo Abatellis, progettato da Matteo Carnilivari, sempre in stile catalano, e che ospita la Galleria Regionale d'arte Moderna e Medievale. Risale al 1490 la costruzione del Palazzo Aiutamicristo, noto soprattutto per gli sfarzosi interni.
Nel 1583 fu eretta dal viceré Marcantonio Colonna, la Porta Nuova, rifacendosi al modello di uno degli archi trionfali effimeri eretti in città al passaggio dell'imperatore Carlo V vittorioso a Tunisi.
Anche il barocco è molto presente nella città fra cui: la Chiesa del Santissimo Salvatore situata lungo Corso Vittorio Emanuele, la Chiesa Convento dei Carmelitani Scalzi, Chiesa di San Domenico con caratteristici elementi rococò, il Santuario di Santa Rosalia sito sul Monte Pellegrino, costruito nel 1626 sul luogo del presunto ritrovamento del corpo di Santa Rosalia, patrona della città.
Sono del periodo barocco importanti sistemazioni urbanistiche per la città. Nel 1600 con il tracciato della Via Maqueda si venne a creare il nuovo salotto della città: all'incrocio con il Corso Vittorio Emanuele, si trovano I Quattro Canti, o teatro del Sole, una piazza ottagonale che costituiva il centro fisico e simbolico della città.
Poco lontano in piazza Pretoria si può ammirare la Fontana Pretoria, da poco restaurata sulla quale si affacciano il Palazzo Pretorio o Palazzo delle Aquile, sede del Comune, e la Chiesa di Santa Caterina.
Nel XVIII secolo la zona limitrofa della città muta considerevolmente grazie all'introduzione del sistema delle ville. Tra gli edifici neoclassici della città va senz'altro ricordato l'Orto botanico di Palermo con il suo gymnasium che venne progettato alla fine del Settecento dall'architetto francese Leon Dufourny. Tra la fine del Settecento e il 1814 nasce il Palazzo d'Orleans.
In seguito all'Unità d'Italia, a costruzione dei due teatri più rappresentativi della città, il Massimo e il Politeama.
Nel primo ventennio del XX secolo Palermo attraversò un'epoca florida, con un breve ma intenso periodo liberty, via Libertà. In questo quartiere vengono costruite numerose ville in stile liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi. Fra i molti villini liberty va ricordato senz'altro il Villino Florio nei pressi del castello della Zisa.
Di epoca fascista sono il Palazzo di Giustizia (progettato nel 1938 ma ultimato nel 1957 dagli architetti Gaetano ed Ernesto Rapisardi in puro stile razionalista italiano), il Palazzo delle Poste in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi futuristi e l'Ingresso monumentale di via Roma.
Altri edifici di grandissimo interesse nel panorama dell'architettura contemporanea sono: il palazzo della sede palermitana dell'Enel del 1961 concepito da Giuseppe Samonà secondo i canoni del Brutalismo.
Quello che è descritto è solo un assaggio di quello che puoi trovare a Palermo.
Tante sono le iniziative culturali e tra le strade di Palermo puoi sempre fermarti a gustare i cibi tipici da "u pani câ meusa", alle panelle, allo squisito gelato e ai dolci.
Raggiungere Palermo è molto facile, infatti la città è ben servita da autostrada, ferrovie, porto e aereoporto.
Fondata come città-porto dai Fenici intorno al 734 a.C., è stata sempre un nodo culturale e commerciale fra occidente e Asia, dunque uno strategico luogo di transito al centro del Mediterraneo. Possiede una storia millenaria che le ha regalato un notevole patrimonio artistico ed architettonico che spazia dai resti delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, passando dalle residenze in stile arabo-normanno, alle chiese barocche ed ai teatri neoclassici.
È sede dell'Assemblea regionale siciliana, il più antico parlamento al mondo in attività, dell'Università degli Studi e della principale arcidiocesi regionale.
E possibile trovare resti dell'età preistorica nella grotta dell'Addaura con i suoi chiari graffiti che raccontano della vita degli uomini che abitavano quelle zone.
La città inizia ad ingrandirsi con l'arrivo degli arabi che rivoluzionao l'agricoltura e impiano i primi agrumeti, formando la Conca d'oro. In quel periodo cresce la città e nascono importanti chiese, piazze, porte palazzi come la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, il Qanat, imponente opera di ingegneria idraulica costruita sotto la città tra la dominazione araba.
Con l'arrivo dei Normanni a Palermo, e la mescolanza con gli stili islamici,la città continua ad arricchirsi di bellezze archiettoniche con la costruzione di palazzi appartenuti ai sovrani ed utilizzati come residenze di villeggiature immerse spesso nel verde. Fra questi il Ponte dell'Ammiraglio, la Cappella Palatina, la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, la Zisa e il suo sistema di fontane, La Cuba dallo stile austero e severo, il Castello di Maredolce antico sollazzo arabo circondato dalle acque di un lago e sito all'interno del Parco della Favara. Il Palazzo Scibene.
Anche l'arte Bizantina trova spazio ed oggi si può ammirare in diverse chiese tra cui la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio.
Nell'arco del XIII secolo, in maniera particolare durante la dominazione angioina in città si sviluppò lo stile architettonico del gotico che possiamo ammirare in esempi come la Chiesa di San Francesco d'Assisi e la Chiesa di Sant'Agostino edificata nel 1275.
Palazzi nobiliari e chiese caratterizzati da un tipico gotico proveniente dalla Catalogna (il gotico catalano) sono il Palazzo Sclafani, che sorge in prossimità del Palazzo Reale costruito nel 1330 dal feudatario Matteo Sclafani, conte di Adernò (Adrano), in competizione con il Palazzo Chiaramonte, edificio con evidenti influenze gotico-catalane, fatto innalzare dal cognato nell'attuale piazza Marina ed attuale sede del rettorato palermitano.
Nel 1495 venne edificato il Palazzo Abatellis, progettato da Matteo Carnilivari, sempre in stile catalano, e che ospita la Galleria Regionale d'arte Moderna e Medievale. Risale al 1490 la costruzione del Palazzo Aiutamicristo, noto soprattutto per gli sfarzosi interni.
Nel 1583 fu eretta dal viceré Marcantonio Colonna, la Porta Nuova, rifacendosi al modello di uno degli archi trionfali effimeri eretti in città al passaggio dell'imperatore Carlo V vittorioso a Tunisi.
Anche il barocco è molto presente nella città fra cui: la Chiesa del Santissimo Salvatore situata lungo Corso Vittorio Emanuele, la Chiesa Convento dei Carmelitani Scalzi, Chiesa di San Domenico con caratteristici elementi rococò, il Santuario di Santa Rosalia sito sul Monte Pellegrino, costruito nel 1626 sul luogo del presunto ritrovamento del corpo di Santa Rosalia, patrona della città.
Sono del periodo barocco importanti sistemazioni urbanistiche per la città. Nel 1600 con il tracciato della Via Maqueda si venne a creare il nuovo salotto della città: all'incrocio con il Corso Vittorio Emanuele, si trovano I Quattro Canti, o teatro del Sole, una piazza ottagonale che costituiva il centro fisico e simbolico della città.
Poco lontano in piazza Pretoria si può ammirare la Fontana Pretoria, da poco restaurata sulla quale si affacciano il Palazzo Pretorio o Palazzo delle Aquile, sede del Comune, e la Chiesa di Santa Caterina.
Nel XVIII secolo la zona limitrofa della città muta considerevolmente grazie all'introduzione del sistema delle ville. Tra gli edifici neoclassici della città va senz'altro ricordato l'Orto botanico di Palermo con il suo gymnasium che venne progettato alla fine del Settecento dall'architetto francese Leon Dufourny. Tra la fine del Settecento e il 1814 nasce il Palazzo d'Orleans.
In seguito all'Unità d'Italia, a costruzione dei due teatri più rappresentativi della città, il Massimo e il Politeama.
Nel primo ventennio del XX secolo Palermo attraversò un'epoca florida, con un breve ma intenso periodo liberty, via Libertà. In questo quartiere vengono costruite numerose ville in stile liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi. Fra i molti villini liberty va ricordato senz'altro il Villino Florio nei pressi del castello della Zisa.
Di epoca fascista sono il Palazzo di Giustizia (progettato nel 1938 ma ultimato nel 1957 dagli architetti Gaetano ed Ernesto Rapisardi in puro stile razionalista italiano), il Palazzo delle Poste in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi futuristi e l'Ingresso monumentale di via Roma.
Altri edifici di grandissimo interesse nel panorama dell'architettura contemporanea sono: il palazzo della sede palermitana dell'Enel del 1961 concepito da Giuseppe Samonà secondo i canoni del Brutalismo.
Quello che è descritto è solo un assaggio di quello che puoi trovare a Palermo.
Tante sono le iniziative culturali e tra le strade di Palermo puoi sempre fermarti a gustare i cibi tipici da "u pani câ meusa", alle panelle, allo squisito gelato e ai dolci.
Raggiungere Palermo è molto facile, infatti la città è ben servita da autostrada, ferrovie, porto e aereoporto.