Don Pino Puglisi, ricordato da papa Francesco nel suo viaggio siciliano, è stato un sacerdote ed educatore italiano, fu ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56º compleanno, il 15 settembre 1993, a causa del suo costante impegno evangelico e sociale.
Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti ad una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato.
È stato il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia
Nacque il 15 settembre 1937 a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, il padre era calzolaio, la madre era sarta.
Nel 1953, a 16 anni, entrò nel Seminario arcivescovile di Palermo.
Egli non tentava di portare sulla giusta via coloro che erano già entrati nel vortice della mafia, ma cercava di non farvi entrare i bambini che vivevano per strada e che consideravano i mafiosi degli idoli, persone meritevoli di rispetto.
Egli infatti, attraverso attività e giochi, faceva capire loro che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali, semplicemente per le proprie idee e i propri valori.
Don Puglisi tolse dalla strada ragazzi e bambini che, senza il suo aiuto, sarebbero stati risucchiati dalla vita mafiosa, e impiegati per piccole rapine e spaccio.
Il fatto che lui togliesse giovani alla mafia fu la principale causa dell'ostilità dei boss, che lo consideravano un ostacolo. Decisero così di ucciderlo, dopo una lunga serie di minacce di morte di cui don Pino non parlò mai con nessuno.
Nel 1992 venne nominato direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo.
Il 29 gennaio 1993 inaugurò a Brancaccio il centro Padre Nostro per la promozione umana e la evangelizzazione e fu insegnante di religione per trent’anni.
Don Giuseppe Puglisi è ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi.
NOTIZIE SICILIA PALERMO (From martedì 18 settembre 2018, never expire)
Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti ad una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato.
È stato il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia
Nacque il 15 settembre 1937 a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, il padre era calzolaio, la madre era sarta.
Nel 1953, a 16 anni, entrò nel Seminario arcivescovile di Palermo.
Egli non tentava di portare sulla giusta via coloro che erano già entrati nel vortice della mafia, ma cercava di non farvi entrare i bambini che vivevano per strada e che consideravano i mafiosi degli idoli, persone meritevoli di rispetto.
Egli infatti, attraverso attività e giochi, faceva capire loro che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali, semplicemente per le proprie idee e i propri valori.
Don Puglisi tolse dalla strada ragazzi e bambini che, senza il suo aiuto, sarebbero stati risucchiati dalla vita mafiosa, e impiegati per piccole rapine e spaccio.
Il fatto che lui togliesse giovani alla mafia fu la principale causa dell'ostilità dei boss, che lo consideravano un ostacolo. Decisero così di ucciderlo, dopo una lunga serie di minacce di morte di cui don Pino non parlò mai con nessuno.
Nel 1992 venne nominato direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo.
Il 29 gennaio 1993 inaugurò a Brancaccio il centro Padre Nostro per la promozione umana e la evangelizzazione e fu insegnante di religione per trent’anni.
Don Giuseppe Puglisi è ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi.
Papa ricorda Don PINO PUGLISI di PALERMO
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