Si trova in Via Vittorio Emanuele II a Catania, alle spalle del Duomo, testimonianza dell’architettura tardo medievale e rinascimentale.
Prende il nome della famiglia Platamone, importante famiglia di Catania del Quattrocento.
Il palazzo voluto dai Platamone venne dopo donato ai religiosi diventando il monastero di San Placido.
Dopo il terribile terremoto del 1693, i resti dell’ex Monastero di San Placido e i più antichi del palazzo Platamone furono integrati per la realizzazione dell’attuale Palazzo della Cultura.
L’unica testimonianza tardo-medievale dell’edificio è rappresentata dal loggiato, sul quale si affaccia un piccolo balcone.
Al centro è ancora possibile vedere lo stemma della famiglia Platamone, che rappresenta un monte con sopra tre conchiglie e un giglio in cima.
Oggi il Palazzo della Cultura è utilizzato come sede di importanti eventi culturali, mostre e concerti.
redazione
Prende il nome della famiglia Platamone, importante famiglia di Catania del Quattrocento.
Il palazzo voluto dai Platamone venne dopo donato ai religiosi diventando il monastero di San Placido.
Dopo il terribile terremoto del 1693, i resti dell’ex Monastero di San Placido e i più antichi del palazzo Platamone furono integrati per la realizzazione dell’attuale Palazzo della Cultura.
L’unica testimonianza tardo-medievale dell’edificio è rappresentata dal loggiato, sul quale si affaccia un piccolo balcone.
Al centro è ancora possibile vedere lo stemma della famiglia Platamone, che rappresenta un monte con sopra tre conchiglie e un giglio in cima.
Oggi il Palazzo della Cultura è utilizzato come sede di importanti eventi culturali, mostre e concerti.
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