Prospero Intorcetta gesuita, primo in Europa a tradurre le opere di Confucio, nacque a Piazza Armerina il 28 ag. 1625
All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare diritto, ma dopo pochi mesi decise di entrare nella Compagnia di Gesù insieme con il fratello Francesco.
Il 31 dic. 1642 fu ammesso al noviziato di Messina.
Dal 1644 al 1646 intraprese gli studi umanistici presso il collegio di S. Francesco Saverio a Palermo, per poi fare ritorno al collegio di Messina.
Avendo ormai espresso numerose volte il desiderio di essere inviato in terra di missione, nel 1656 l'I. fu destinato "ad Malabaricam missionem".
Giunse a Macao all'inizio del 1659 e il 16 febbraio vi pronunciò i voti solenni;
l'anno successivo era a Jianchang (oggi Nanchang, Jiangxi), dove iniziò l'opera pastorale facendo erigere una chiesa.
Le persecuzioni anticristiane del 1665 lo obbligarono a riparare dapprima a Pechino e poi in esilio a Canton. Nell'ottobre 1666, fu eletto procuratore a Roma.
fonte treccani
Nel 1667, pubblicò Sinarum scientia politico-moralis, e nel 1687 pubblicò a Parigi Confucio Sinarum philosophus sive scientia sinensis insieme a Philippe Couplet. L’opera Sinarum scientia politico-moralis è costituita da 32 pagine e di questa esistono solo otto esemplari nel mondo, custoditi nelle più importanti biblioteche.
Per mezzo di questa opera si aprì un'importante finestra di conoscenza sulla filosofia orientale che diede l’abbrivio a innumerevoli altri studi verso un mondo e un modo di essere quasi completamente sconosciuto. Intorcetta fu un prolifico scrittore e traduttore. Produsse molte traduzioni latine di opere classiche della letteratura cinese e tradusse in cinese la regola gesuita e gli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
Morì ad Hangzhou il 3 ottobre 1696 all’età di 71 anni. Sulla sua tomba, nella città di Hangzhou, volle che si scrivesse: di nazione siciliano, di patria piazzese, Yn-to-Ce Kio-ssè (la trascrizione fonetica del suo nome: Intorcetta il piazzese).
fonte wiki
All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare diritto, ma dopo pochi mesi decise di entrare nella Compagnia di Gesù insieme con il fratello Francesco.
Il 31 dic. 1642 fu ammesso al noviziato di Messina.
Dal 1644 al 1646 intraprese gli studi umanistici presso il collegio di S. Francesco Saverio a Palermo, per poi fare ritorno al collegio di Messina.
Avendo ormai espresso numerose volte il desiderio di essere inviato in terra di missione, nel 1656 l'I. fu destinato "ad Malabaricam missionem".
Giunse a Macao all'inizio del 1659 e il 16 febbraio vi pronunciò i voti solenni;
l'anno successivo era a Jianchang (oggi Nanchang, Jiangxi), dove iniziò l'opera pastorale facendo erigere una chiesa.
Le persecuzioni anticristiane del 1665 lo obbligarono a riparare dapprima a Pechino e poi in esilio a Canton. Nell'ottobre 1666, fu eletto procuratore a Roma.
fonte treccani
Nel 1667, pubblicò Sinarum scientia politico-moralis, e nel 1687 pubblicò a Parigi Confucio Sinarum philosophus sive scientia sinensis insieme a Philippe Couplet. L’opera Sinarum scientia politico-moralis è costituita da 32 pagine e di questa esistono solo otto esemplari nel mondo, custoditi nelle più importanti biblioteche.
Per mezzo di questa opera si aprì un'importante finestra di conoscenza sulla filosofia orientale che diede l’abbrivio a innumerevoli altri studi verso un mondo e un modo di essere quasi completamente sconosciuto. Intorcetta fu un prolifico scrittore e traduttore. Produsse molte traduzioni latine di opere classiche della letteratura cinese e tradusse in cinese la regola gesuita e gli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
Morì ad Hangzhou il 3 ottobre 1696 all’età di 71 anni. Sulla sua tomba, nella città di Hangzhou, volle che si scrivesse: di nazione siciliano, di patria piazzese, Yn-to-Ce Kio-ssè (la trascrizione fonetica del suo nome: Intorcetta il piazzese).
fonte wiki