E' la più importante fontana con abbeveratoio presente a Piazza, fu realizzata con il vicino lavatoio per la biancheria con oltre 20 postazioni nella seconda metà del XIX secolo.
La fontana è costituita da quattro canali, dai quali sgorga perennemente gran quantità d'acqua proveniente dalle sorgenti poste sul monte e c/da Doniamare.
Alcuni libri affermano che i mascheroni rappresentano le quattro facce dei quattro fratelli Dello Spedale che li scolpirono. Per altri, invece, rappresentano i visi dei quattro uomini più significativi del Risorgimento, considerato il periodo della loro realizzazione: da sx Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi.
La fontana ha dato anche il nome a uno dei quattro quartieri che formano la Città, il quartiere Canali che iniziò a formarsi consistentemente nel 1396, quando vi giunsero gli abitanti superstiti dei casali Gatta (a Sud-Est verso Mirabella Imbaccari) e Polino (a Ovest in direzione di Pietraperzia) ribellatasi agli Aragonesi.
Sino al 1492, anno della loro cacciata, il quartiere accolse anche una gran moltitudine di Ebrei, tanto che nel fondovalle esisteva la Giudecca, e si pensa che la chiesa di S. Lucia fosse originariamente una sinagoga, mentre la parte prossima alle mura della città accoglieva il borgo chiamato S. Maria dell'Itria. La presenza di questa chiesa, dalla quale prese il nome il borgo a Sud-Ovest della Città, dimostra il culto religioso della Madonna tipicamente bizantino diffusosi in tutti i territori sottoposti ai Bizantini e che per secoli accomunò tutti i Siciliani.
fonte: Gaetano Masuzzo/cronarmerina
La fontana è costituita da quattro canali, dai quali sgorga perennemente gran quantità d'acqua proveniente dalle sorgenti poste sul monte e c/da Doniamare.
Alcuni libri affermano che i mascheroni rappresentano le quattro facce dei quattro fratelli Dello Spedale che li scolpirono. Per altri, invece, rappresentano i visi dei quattro uomini più significativi del Risorgimento, considerato il periodo della loro realizzazione: da sx Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi.
La fontana ha dato anche il nome a uno dei quattro quartieri che formano la Città, il quartiere Canali che iniziò a formarsi consistentemente nel 1396, quando vi giunsero gli abitanti superstiti dei casali Gatta (a Sud-Est verso Mirabella Imbaccari) e Polino (a Ovest in direzione di Pietraperzia) ribellatasi agli Aragonesi.
Sino al 1492, anno della loro cacciata, il quartiere accolse anche una gran moltitudine di Ebrei, tanto che nel fondovalle esisteva la Giudecca, e si pensa che la chiesa di S. Lucia fosse originariamente una sinagoga, mentre la parte prossima alle mura della città accoglieva il borgo chiamato S. Maria dell'Itria. La presenza di questa chiesa, dalla quale prese il nome il borgo a Sud-Ovest della Città, dimostra il culto religioso della Madonna tipicamente bizantino diffusosi in tutti i territori sottoposti ai Bizantini e che per secoli accomunò tutti i Siciliani.
fonte: Gaetano Masuzzo/cronarmerina