Festa patronale di San Bartolomeo Apostolo (23-24 agosto)
Le statue lignee rappresentanti San Giacomo e San bartolo
Fin dal Medioevo l'apostolo San Bartolomeo, identificato con il Natanaele dei Vangeli, è venerato come patrono del paese di Geraci. A lui è dedicata una chiesa collocata all'ingresso nord del paese, a cui è annesso un convento dei padri agostiniani oggi, purtroppo, in rovina. La devozione al Santo patrono è stata da sempre associata dai geracesi a quella verso il santo protettore, San Giacomo Apostolo il Maggiore. Ciò è confermato dal fatto che il simulacro di San Bartolomeo, nelle diverse processioni, è sempre affiancato da quello di San Giacomo, anche se ultimamente, il 22 di agosto, è stata introdotta una ulteriore processione del solo simulacro del Patrono nel quartiere Sant'Antonio Abate, zona di recente espansione del paese. La festa del Santo è preceduta da un intero mese di preparazione durante il quale, ogni mattina, dopo la recita della tradizionale Coroncina, viene celebrata una Messa nella Chiesa a lui dedicata. Curioso è sentire come, in questi trenta giorni, la campana di questa chiesa venga suonata a distesa allAngelus e allAve Maria.
Prescindendo dall'aggiunta recente del 22, la festa ha inizio la mattina del 23 agosto. La banda musicale effettua prima un giro nella parte superiore del paese. Intorno alle dieci, dalla Chiesa Madre ha inizio la processione durante la quale si effettua il prelevamento del simulacro di San Bartolo, momento molto sentito: si va pigghia a SanMartulu. Quindi la statua di San Giacomo viene portata fin di fronte l'ingresso della Chiesa del Patrono. Uscito fuori il simulacro di quest'ultimo è il momento del salutu: attraverso una serie di inchini è come se i due santi, considerati tradizionalmente come cugini, simbolicamente si salutassero. Dove possibile a fianco, i due simulacri vengono ricondotti poi nella Chiesa Madre attraverso il Corso principale. Oltre a diverse manifestazioni ludiche e alle celebrazioni liturgiche, la festa prevede l'indomani, giorno 24, una seconda processione, in cui i fercoli dei due Santi vengono condotti lungo il percorso tradizionale delle processioni. Al termine vengono posti entrambi nel presbiterio della Chiesa Madre, dove rimarranno esposti alla venerazione dei fedeli fino al 24 settembre, festa del Ringraziamento. A sera, dopo uno spettacolo in piazza, chiudono i fetseggiamenti i fuochi d'artificio.
fonte wiki
Le statue lignee rappresentanti San Giacomo e San bartolo
Fin dal Medioevo l'apostolo San Bartolomeo, identificato con il Natanaele dei Vangeli, è venerato come patrono del paese di Geraci. A lui è dedicata una chiesa collocata all'ingresso nord del paese, a cui è annesso un convento dei padri agostiniani oggi, purtroppo, in rovina. La devozione al Santo patrono è stata da sempre associata dai geracesi a quella verso il santo protettore, San Giacomo Apostolo il Maggiore. Ciò è confermato dal fatto che il simulacro di San Bartolomeo, nelle diverse processioni, è sempre affiancato da quello di San Giacomo, anche se ultimamente, il 22 di agosto, è stata introdotta una ulteriore processione del solo simulacro del Patrono nel quartiere Sant'Antonio Abate, zona di recente espansione del paese. La festa del Santo è preceduta da un intero mese di preparazione durante il quale, ogni mattina, dopo la recita della tradizionale Coroncina, viene celebrata una Messa nella Chiesa a lui dedicata. Curioso è sentire come, in questi trenta giorni, la campana di questa chiesa venga suonata a distesa allAngelus e allAve Maria.
Prescindendo dall'aggiunta recente del 22, la festa ha inizio la mattina del 23 agosto. La banda musicale effettua prima un giro nella parte superiore del paese. Intorno alle dieci, dalla Chiesa Madre ha inizio la processione durante la quale si effettua il prelevamento del simulacro di San Bartolo, momento molto sentito: si va pigghia a SanMartulu. Quindi la statua di San Giacomo viene portata fin di fronte l'ingresso della Chiesa del Patrono. Uscito fuori il simulacro di quest'ultimo è il momento del salutu: attraverso una serie di inchini è come se i due santi, considerati tradizionalmente come cugini, simbolicamente si salutassero. Dove possibile a fianco, i due simulacri vengono ricondotti poi nella Chiesa Madre attraverso il Corso principale. Oltre a diverse manifestazioni ludiche e alle celebrazioni liturgiche, la festa prevede l'indomani, giorno 24, una seconda processione, in cui i fercoli dei due Santi vengono condotti lungo il percorso tradizionale delle processioni. Al termine vengono posti entrambi nel presbiterio della Chiesa Madre, dove rimarranno esposti alla venerazione dei fedeli fino al 24 settembre, festa del Ringraziamento. A sera, dopo uno spettacolo in piazza, chiudono i fetseggiamenti i fuochi d'artificio.
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