Il Parco Minerario uno dei più importanti siti di archeologia industriale esistenti nel Mezzogiorno una delle più antiche e significative aree minerarie di zolfo della Sicilia.
E’ un museo all’aria aperta, visibili le gallerie, le strutture, le apparecchiature e gli impianti utilizzati per l’estrazione dello zolfo nei due secoli di attività della miniera. Presente la sorgente di acque sulfuree che alimenta il rio Floristella e, soprattutto, le emissioni continue di metano e acqua salata e ferruginosa, sgorganti con piccola portata da alcune bocche tra loro vicine dette “Maccalube”.
Il Parco Minerario è aperto dalle ore 8 alle ore 14 tutti i giorni dal lunedì al sabato, tranne i festivi.
La visita : proiezione di un documentario che dà conto dei luoghi e delle passate vicende minerarie. Seguono ulteriori spiegazioni a cura della guida e l’escursione all’esterno per i sentieri che conducono ai reperti di archeologia industriale, costituiti dai castelletti dei pozzi per l’estrazione del minerale, sale argano, impianti di supporto, forni di fusione dello zolfo (calcheroni e forni Gill), discenderie e, non ultimo, il Palazzo Pennisi (1870), antica residenza della famiglia proprietaria, destinato a divenire sede del museo della civiltà mineraria.
Spazi attrezzati per la sosta e la colazione presso il Parco Ronza.
E’ un museo all’aria aperta, visibili le gallerie, le strutture, le apparecchiature e gli impianti utilizzati per l’estrazione dello zolfo nei due secoli di attività della miniera. Presente la sorgente di acque sulfuree che alimenta il rio Floristella e, soprattutto, le emissioni continue di metano e acqua salata e ferruginosa, sgorganti con piccola portata da alcune bocche tra loro vicine dette “Maccalube”.
Il Parco Minerario è aperto dalle ore 8 alle ore 14 tutti i giorni dal lunedì al sabato, tranne i festivi.
La visita : proiezione di un documentario che dà conto dei luoghi e delle passate vicende minerarie. Seguono ulteriori spiegazioni a cura della guida e l’escursione all’esterno per i sentieri che conducono ai reperti di archeologia industriale, costituiti dai castelletti dei pozzi per l’estrazione del minerale, sale argano, impianti di supporto, forni di fusione dello zolfo (calcheroni e forni Gill), discenderie e, non ultimo, il Palazzo Pennisi (1870), antica residenza della famiglia proprietaria, destinato a divenire sede del museo della civiltà mineraria.
Spazi attrezzati per la sosta e la colazione presso il Parco Ronza.