Ritrovate tracce di vino di 6000 anni fa in una
grotta sul Monte San Calogero o Monte Kronio in
provincia di Agrigento,territorio di Sciacca.
La scoperta potrebbe riscrivere la storia e la cultura della Sicilia antica, che diverrebbe la prima produttrice di vino. Fino ad oggi si pensava che il vino provenisse dal sud dell'Anatolia e dalla regione transcaucasica.
I nostri antenati commerciavano la preziosa bevanda ritenuta magica e utilizzata probabilmente per riti purificatori perchè in grado di alterare la mente umana, come affermava già Omero.
Lo scambio avveniva con gli antichi Greci del Peloponneso in cambio di metalli di cui la Sicilia era povera.
Le grotte erano abitate già nell'Età del rame, a testimoniarlo oltre 40 grandi vasi, giare e brocche con vino preistorico.
Sul monte San Calogero troviamo:
In foto Basilica di San Calogero
La scoperta potrebbe riscrivere la storia e la cultura della Sicilia antica, che diverrebbe la prima produttrice di vino. Fino ad oggi si pensava che il vino provenisse dal sud dell'Anatolia e dalla regione transcaucasica.
I nostri antenati commerciavano la preziosa bevanda ritenuta magica e utilizzata probabilmente per riti purificatori perchè in grado di alterare la mente umana, come affermava già Omero.
Lo scambio avveniva con gli antichi Greci del Peloponneso in cambio di metalli di cui la Sicilia era povera.
Le grotte erano abitate già nell'Età del rame, a testimoniarlo oltre 40 grandi vasi, giare e brocche con vino preistorico.
Sul monte San Calogero troviamo:
- il santuario di San Calogero(1530),
- l'Antiquarium, un centro termale e una serie di grotte di origine carsica, note già ai nostri antenati e utilizzati a fini terapeutici per i vapori sulfurei, la più nota delle quali è la cosiddetta Stufa di San Calogero.
In foto Basilica di San Calogero