La Cappella Palatina, una basilica a tre navate dedicata ai santi Pietro e Paolo. Fu fatta costruire per volere di Ruggero II e venne consacrata il 28 aprile 1140 come chiesa della famiglia reale. Danneggiata dal terremoto del settembre 2002 fu sottoposta a restauri, conclusi nel luglio 2008.
La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. I mosaici di datazione più antica sono quelli della cupola, risalenti alla costruzione originaria del 1143. Accanto al Cristo Pantocratore troviamo angeli, arcangeli, profeti, santi, evangelisti; sulle arcate del presbiterio, l'Annunciazione e la Presentazione al Tempio; nel catino dell'abside, Cristo benedicente.
Di epoca posteriore (circa 1154-66) sono i mosaici con iscrizioni latine che ornano la navata centrale, rappresentanti storie del Vecchio Testamento; più tardi ancora quelli delle navatelle, con storie di San Pietro e San Paolo. Al principio della navata, il vasto trono reale, incrostato di mosaici; vicino al santuario, a destra, un ricco ambone a mosaico, sostenuto da colonne striate, e un superbo candelabro pasquale (alto m. 4.50), intagliato a folglie di acanto, figure e animali: sono opere del XII secolo con fusione di elementi romanici, arabi e bizantini.[9] Il soffitto in legno della navata centrale e le travature delle altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo. In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica.
Il soffitto è a cassettoni e muqarnas del 1143 circa e presenta, oltre ai dipinti, iscrizioni in cufico.
fonte wiki
La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. I mosaici di datazione più antica sono quelli della cupola, risalenti alla costruzione originaria del 1143. Accanto al Cristo Pantocratore troviamo angeli, arcangeli, profeti, santi, evangelisti; sulle arcate del presbiterio, l'Annunciazione e la Presentazione al Tempio; nel catino dell'abside, Cristo benedicente.
Di epoca posteriore (circa 1154-66) sono i mosaici con iscrizioni latine che ornano la navata centrale, rappresentanti storie del Vecchio Testamento; più tardi ancora quelli delle navatelle, con storie di San Pietro e San Paolo. Al principio della navata, il vasto trono reale, incrostato di mosaici; vicino al santuario, a destra, un ricco ambone a mosaico, sostenuto da colonne striate, e un superbo candelabro pasquale (alto m. 4.50), intagliato a folglie di acanto, figure e animali: sono opere del XII secolo con fusione di elementi romanici, arabi e bizantini.[9] Il soffitto in legno della navata centrale e le travature delle altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo. In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica.
Il soffitto è a cassettoni e muqarnas del 1143 circa e presenta, oltre ai dipinti, iscrizioni in cufico.
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