Lasciata la via Tasso in prossimità del Priorato di Sant'Andrea, si prosegue per un tratto di strada sterrato sino a giungere in prossimità del mulino.
La lettura del manufatto è chiara grazie allo stato di conservazione discreto.
I locali di servizio sono in pietra squadrata e vi sono ancora presenti i solai e le coperture in legno rivestite dai tipici coppi siciliani.
Manomissioni si leggono in una falda di copertura rivestita con tegole alla marsigliese, inoltre le sue dimensioni sono ordinarie, eppure tutto ciò niente toglie al fascino di questo antico opificio che presenta un elevatissimo carattere formale conferitogli dalla successione di quattro arcate a sesto acuto che sorreggono l'impianto di canalizzazione.
La muratura del canale è in pietra informe, ma gli archi sono costituiti da conci in pietra squadrata, tanto sottili da assomigliare a mattoni, che hanno permesso al profilo ogivale dell'arco di mantenersi pressoché integro nel tempo.
In manifatture come questa sono così riscontrabili caratteri architettonici ereditati dalla dominazione araba.
fonte: GAL Rocca di Cerere
La lettura del manufatto è chiara grazie allo stato di conservazione discreto.
I locali di servizio sono in pietra squadrata e vi sono ancora presenti i solai e le coperture in legno rivestite dai tipici coppi siciliani.
Manomissioni si leggono in una falda di copertura rivestita con tegole alla marsigliese, inoltre le sue dimensioni sono ordinarie, eppure tutto ciò niente toglie al fascino di questo antico opificio che presenta un elevatissimo carattere formale conferitogli dalla successione di quattro arcate a sesto acuto che sorreggono l'impianto di canalizzazione.
La muratura del canale è in pietra informe, ma gli archi sono costituiti da conci in pietra squadrata, tanto sottili da assomigliare a mattoni, che hanno permesso al profilo ogivale dell'arco di mantenersi pressoché integro nel tempo.
In manifatture come questa sono così riscontrabili caratteri architettonici ereditati dalla dominazione araba.
fonte: GAL Rocca di Cerere