La giovane Rosalia visse nel XII secolo in epoca Federiciana quando battuti gli Arabi, giunsero i Normanni,e si riaccese in Sicilia il fervore religioso, si costruirono monasteri Basiliani e Benedettini.
Rosalia,secondo la leggenda, era una giovinetta di nobile famiglia che rifiutò il matrimonio proposto dal padre e preferì rifuggiarsi nel monastero basiliano di Palermo, ma le continue visite la spinsero a rifuggiarsi in una grotta nei possedimenti del padre.
Condusse una vita solitaria nella grotta, ora incorporata nell’eremo a lei dedicato nel bosco della Quisquina, oltre Bivona, a mezza costa di un dirupo di circa 900 mt che domina la necropoli di Realtavilla (AG),dove stette per 12 anni.
Quindi tornò per breve tempo alla casa paterna,nel quartiere Olivella,Palermo, per poi recarsi alla sua ultima dimora sul Montepellegrino,dove si rifuggiò in una grotta ricca di acqua.Qui visse altri otto anni e vi morì il 4 settembre 1165.
Durante la grande peste del 1624 un cacciatore salito sulla rupe per suicidarsi in seguito alla perdita per peste della consorte ebbe una visione, pare che santa Rosalia gli apparve è gli indicò il luogo dove si trovavano le sue ossa sepolte e gli chiese di portarle in processione in città per liberarla dalla peste.
Il 9 giugno 1625 durante la partecipatissima processione delle ossa di S. Rosalia al canto del “Te Deum Laudamus” gli ammalati guarirono dalla peste.
Rosalia divenne patrona della città di Palermo e Papa Urbano VIII nel 1630 la incluse
nel Martirologio romano.
Oggi si festeggia il 14 luglio ed il 4 settembre
Rosalia,secondo la leggenda, era una giovinetta di nobile famiglia che rifiutò il matrimonio proposto dal padre e preferì rifuggiarsi nel monastero basiliano di Palermo, ma le continue visite la spinsero a rifuggiarsi in una grotta nei possedimenti del padre.
Condusse una vita solitaria nella grotta, ora incorporata nell’eremo a lei dedicato nel bosco della Quisquina, oltre Bivona, a mezza costa di un dirupo di circa 900 mt che domina la necropoli di Realtavilla (AG),dove stette per 12 anni.
Quindi tornò per breve tempo alla casa paterna,nel quartiere Olivella,Palermo, per poi recarsi alla sua ultima dimora sul Montepellegrino,dove si rifuggiò in una grotta ricca di acqua.Qui visse altri otto anni e vi morì il 4 settembre 1165.
Durante la grande peste del 1624 un cacciatore salito sulla rupe per suicidarsi in seguito alla perdita per peste della consorte ebbe una visione, pare che santa Rosalia gli apparve è gli indicò il luogo dove si trovavano le sue ossa sepolte e gli chiese di portarle in processione in città per liberarla dalla peste.
Il 9 giugno 1625 durante la partecipatissima processione delle ossa di S. Rosalia al canto del “Te Deum Laudamus” gli ammalati guarirono dalla peste.
Rosalia divenne patrona della città di Palermo e Papa Urbano VIII nel 1630 la incluse
nel Martirologio romano.
Oggi si festeggia il 14 luglio ed il 4 settembre