La festa inizia il 3 febbraio con la processione dell'offerta della cera a sant'Agata, in corteo le dodici cannalore, si parte dalla Chiesa di Sant'Agata alla Fornace, luogo dove la povera Agata è stata martirizzata per giungere alla Cattedrale di sant'Agata, partecipano le autorità cittadine su carrozze settecentesche. La giornata si chiude in Piazza Duomo con lo spettacolo pirotecnico.
Le 12 cannalore rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Sono costruzioni in legno in stile barocco riccamente decorate, contenenti al centro un grosso cereo (400-900Kg), portati a spalla.
La processione per le vie della città comincia il 4 febbraio, giornata che comincia prestissimo con la messa dell'Aurora durante la quale i devoti in abito bianco cantano. Uscito il reliquario e lo scrigno dalla stanza che lo ha custodito migliaia di fedeli gridano e sventolano un fazzoletto bianco. Scena toccante e coinvolgente.
Il 5 febbraio, presso la basilica cattedrale ha luogo la messa del Pontificale
sant'Agata rimane esposta in Cattedrale e nel pomeriggio l'ultima processione lungo un percorso interno della città fino all'alba.
In occasione della festa il centro storico s'illumina, ogni anno con motivi ornamentali diversi e suggestivi, da non perdere il mosaico di luci realizzato in cima a via Di Sangiuliano che raffigura ogni anno una scena diversa della vita di sant'Agata
La festa si celebra anche il 17 agosto, data che ricorda il ritorno da Costantinopoli a Catania delle sue spoglie, dopo 86 anni.
La festa acquista la sua grandezza e durata dopo il terremoto del 1693, quando la città venne ricostruita in pianta ortogonale rendendo la viabilità più facile. e dopo il 1669 data dell'eruzione dell'Etna. Dal 1712 la festa venne organizzata in due giorni.
Oggi la festa di sant'Agata risulta "bene etno antropologico patrimonio dell'umanità" della Città di Catania nel mondo.
Le 12 cannalore rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Sono costruzioni in legno in stile barocco riccamente decorate, contenenti al centro un grosso cereo (400-900Kg), portati a spalla.
La processione per le vie della città comincia il 4 febbraio, giornata che comincia prestissimo con la messa dell'Aurora durante la quale i devoti in abito bianco cantano. Uscito il reliquario e lo scrigno dalla stanza che lo ha custodito migliaia di fedeli gridano e sventolano un fazzoletto bianco. Scena toccante e coinvolgente.
Il 5 febbraio, presso la basilica cattedrale ha luogo la messa del Pontificale
sant'Agata rimane esposta in Cattedrale e nel pomeriggio l'ultima processione lungo un percorso interno della città fino all'alba.
In occasione della festa il centro storico s'illumina, ogni anno con motivi ornamentali diversi e suggestivi, da non perdere il mosaico di luci realizzato in cima a via Di Sangiuliano che raffigura ogni anno una scena diversa della vita di sant'Agata
La festa si celebra anche il 17 agosto, data che ricorda il ritorno da Costantinopoli a Catania delle sue spoglie, dopo 86 anni.
La festa acquista la sua grandezza e durata dopo il terremoto del 1693, quando la città venne ricostruita in pianta ortogonale rendendo la viabilità più facile. e dopo il 1669 data dell'eruzione dell'Etna. Dal 1712 la festa venne organizzata in due giorni.
Oggi la festa di sant'Agata risulta "bene etno antropologico patrimonio dell'umanità" della Città di Catania nel mondo.