Manifestazioni ed attività culturali di Trecastagni in provincia di Catania
Maggio-Festa in onore dei fratelli Alfio, Filadelfo e Cirino, che si svolge durante tutto il mese di maggio, ed ha il suo culmine nella settimana del 10 maggio, giorno della Festività Liturgica.
L'inizio dei festeggiamenti viene segnato dai ventuno colpi di cannone sparati dal Mulino a vento. Nel corso di tutto maggio, centinaia di pellegrini giungono al Santuario portando ceri, alcuni anche di dimensioni ragguardevoli.
Di particolare importanza folkloristica sono l'entrata delle musiche, nel corso del quale complessi bandistici provenienti da alcuni comuni etnei attraversano le vie del paese, l'entrata dei cantanti (la sera del 9), con i tradizionali e spettacolari fuochi artificiali offerti dai vari quartieri del paese (partito S.Alfio, partito Collegiata e partito Tondo) preceduto da un concerto sinfonico al Largo dei Bianchi.
Nella nottata tra il 9 ed il 10 maggio giungono la maggior parte dei devoti, i nudi, scalzi, vestiti di bianco e con una fascia rossa sulle spalle, recanti ceri di dimensioni proporzionate alle rispettive capacità economiche. La giornata del 10 è segnata dalla svelata dei Santi, intorno alle 9, in una chiesa colma di devoti e la successiva uscita dei Santi, intorno alle 13: in questo momento la piazza antistante al Santuario, e tutti i balconi e le terrazze che danno sulla piazza, sono pieni di devoti e curiosi venuti ad assistere ad uno spettacolo folkloristico sensazionale.
Nel corso della festa, inoltre, è possibile assistere alla sfilata dei tipici carretti siciliani.
Estate-Festa del Castagno (con esposizioni di prodotti tipici dell'intera Sicilia, in particolare prodotti e manufatti del castagno, attività primaria del paese) e il Trecastagni International Music Festival, rassegna di concerti di musica classica riproposta dal 1999.
Dicembre-Festa in onore di San Nicola di Bari, patrono della città di Trecastagni e titolare della Chiesa Madre, Arcipretura-Parrocchiale. I festeggiamenti si svolgono nel corso della prima decade di dicembre, di solito la prima domenica del mese, e culminano il giorno 6 dicembre.
I festeggiamenti, che nel corso del tempo si erano sopiti, ebbero una ripresa nel 1987, in concomitanza con il 900º anniversario della traslazione delle reliquie del Santo da Myra, in Turchia, a Bari. La festa è un momento di forte aggregazione religiosa e sociale per i cittadini e i devoti. Ha inizio l'ultima domenica di Novembre, al termine della solenne Messa Vespertina, vengono benedetti gli abiti votivi che i devoti indossano nei giorni di festa. Un momento toccante è la "Svelata" del simulacro del S. Patrono tra gli sventolii dei fazzoletti e le invocazioni: "S. Nicola Evviva!".
Successivamente il simulacro viene intronizzato sull'altare maggiore. Nella Domenica più vicina al 6 dicembre si svolge la festa esterna. La mattinata è salutata dallo scampanio festoso e dagli spari di salve a cannone. Dopo la S. Messa animata dai bambini del catechismo, che offrono un fiore al Santo, la statua del S. Patrono, portata a spalla dai devoti, si affaccia dall'imponente portale della Chiesa Madre salutata dagli scampanii festosi, dal lancio di fiori e carte multicolore, in contemporanea allo sparo di mortaretti e giochi pirotecnici.
Il simulacro e le reliquie dopo essere state collocate sulla "vara", iniziano la processione per le vie del paese, per fare rientro in chiesa verso le ore 13:00, dopo aver effettuato a corsa la ripida salita verso la loro chiesa: "a 'cchianata da Matrici". Momenti importanti della processione sono certamente l'omaggio floreale del Sindaco al S. Patrono e l'accoglienza della processione al suono di trombe e sparo di mortaretti presso il Largo dei Bianchi.
Sul far della sera, dopo il solenne Pontificale, il simulacro di S. Nicola e le reliquie vengono portate nuovamente in processione, accompagnate dai gruppi, associazioni religiose, militari e civili. È la parte più caratteristica della festa e in un clima di raccoglimento e preghiera, la statua portata a spalla raggiunge la piazza Marconi dove, dopo la benedizione della città con la Reliquie vi è un variopinto spettacolo pirotecnico.
Al rientro in chiesa il simulacro del S. Patrono viene "Velato" nella sua cameretta al grido di "S. Nicola Evviva!". Il Simulacro di S. Nicola viene esposto alla venerazione dei fedeli anche l'8 maggio nel ricordo della traslazione delle reliquie da Myra a Bari e nella solennità della dedicazione della Chiesa Madre.
fonte wikipedia
Maggio-Festa in onore dei fratelli Alfio, Filadelfo e Cirino, che si svolge durante tutto il mese di maggio, ed ha il suo culmine nella settimana del 10 maggio, giorno della Festività Liturgica.
L'inizio dei festeggiamenti viene segnato dai ventuno colpi di cannone sparati dal Mulino a vento. Nel corso di tutto maggio, centinaia di pellegrini giungono al Santuario portando ceri, alcuni anche di dimensioni ragguardevoli.
Di particolare importanza folkloristica sono l'entrata delle musiche, nel corso del quale complessi bandistici provenienti da alcuni comuni etnei attraversano le vie del paese, l'entrata dei cantanti (la sera del 9), con i tradizionali e spettacolari fuochi artificiali offerti dai vari quartieri del paese (partito S.Alfio, partito Collegiata e partito Tondo) preceduto da un concerto sinfonico al Largo dei Bianchi.
Nella nottata tra il 9 ed il 10 maggio giungono la maggior parte dei devoti, i nudi, scalzi, vestiti di bianco e con una fascia rossa sulle spalle, recanti ceri di dimensioni proporzionate alle rispettive capacità economiche. La giornata del 10 è segnata dalla svelata dei Santi, intorno alle 9, in una chiesa colma di devoti e la successiva uscita dei Santi, intorno alle 13: in questo momento la piazza antistante al Santuario, e tutti i balconi e le terrazze che danno sulla piazza, sono pieni di devoti e curiosi venuti ad assistere ad uno spettacolo folkloristico sensazionale.
Nel corso della festa, inoltre, è possibile assistere alla sfilata dei tipici carretti siciliani.
Estate-Festa del Castagno (con esposizioni di prodotti tipici dell'intera Sicilia, in particolare prodotti e manufatti del castagno, attività primaria del paese) e il Trecastagni International Music Festival, rassegna di concerti di musica classica riproposta dal 1999.
Dicembre-Festa in onore di San Nicola di Bari, patrono della città di Trecastagni e titolare della Chiesa Madre, Arcipretura-Parrocchiale. I festeggiamenti si svolgono nel corso della prima decade di dicembre, di solito la prima domenica del mese, e culminano il giorno 6 dicembre.
I festeggiamenti, che nel corso del tempo si erano sopiti, ebbero una ripresa nel 1987, in concomitanza con il 900º anniversario della traslazione delle reliquie del Santo da Myra, in Turchia, a Bari. La festa è un momento di forte aggregazione religiosa e sociale per i cittadini e i devoti. Ha inizio l'ultima domenica di Novembre, al termine della solenne Messa Vespertina, vengono benedetti gli abiti votivi che i devoti indossano nei giorni di festa. Un momento toccante è la "Svelata" del simulacro del S. Patrono tra gli sventolii dei fazzoletti e le invocazioni: "S. Nicola Evviva!".
Successivamente il simulacro viene intronizzato sull'altare maggiore. Nella Domenica più vicina al 6 dicembre si svolge la festa esterna. La mattinata è salutata dallo scampanio festoso e dagli spari di salve a cannone. Dopo la S. Messa animata dai bambini del catechismo, che offrono un fiore al Santo, la statua del S. Patrono, portata a spalla dai devoti, si affaccia dall'imponente portale della Chiesa Madre salutata dagli scampanii festosi, dal lancio di fiori e carte multicolore, in contemporanea allo sparo di mortaretti e giochi pirotecnici.
Il simulacro e le reliquie dopo essere state collocate sulla "vara", iniziano la processione per le vie del paese, per fare rientro in chiesa verso le ore 13:00, dopo aver effettuato a corsa la ripida salita verso la loro chiesa: "a 'cchianata da Matrici". Momenti importanti della processione sono certamente l'omaggio floreale del Sindaco al S. Patrono e l'accoglienza della processione al suono di trombe e sparo di mortaretti presso il Largo dei Bianchi.
Sul far della sera, dopo il solenne Pontificale, il simulacro di S. Nicola e le reliquie vengono portate nuovamente in processione, accompagnate dai gruppi, associazioni religiose, militari e civili. È la parte più caratteristica della festa e in un clima di raccoglimento e preghiera, la statua portata a spalla raggiunge la piazza Marconi dove, dopo la benedizione della città con la Reliquie vi è un variopinto spettacolo pirotecnico.
Al rientro in chiesa il simulacro del S. Patrono viene "Velato" nella sua cameretta al grido di "S. Nicola Evviva!". Il Simulacro di S. Nicola viene esposto alla venerazione dei fedeli anche l'8 maggio nel ricordo della traslazione delle reliquie da Myra a Bari e nella solennità della dedicazione della Chiesa Madre.
fonte wikipedia