Aree naturali: Il Colle San Marco
Montagna di San Paolino: si tratta di una grande roccia monolitica gessosa sulla cui vetta vi è il santuario omonimo in cui vengono custodite, in due antiche urne, le reliquie dei santi compatroni del paese: San Paolino, Sant'Onofrio e Sant'Archileone.
Per la festa di Sant'Onofrio, la prima domenica di agosto, e per quella di San Paolino, il martedì dopo Pasqua, la popolazione si reca in pellegrinaggio in cima al monte.
La montagna avvolta da una pineta, da anni è diventata parco, e in una zona adiacente il santuario accoglie anche una piccola area per barbecue.
San Marco: collina gessosa, tipica roccia locale, caratterizzata da guglie, anfratti naturali e vegetazione spontanea tipica del luogo. Il terreno è ricco di frammenti ceramici a testimonianza di antiche frequentazioni del luogo mentre degna di nota è una nicchia definita "bizantina" in cui si possono ammirare degli affreschi di immagini sacre che purtroppo il tempo sta deteriorando.
Santa Croce e la "?acca": sono due collinette poco distanti da San Marco. La prima, avvolta da una pineta, è così denominata poiché sulla cima svetta una grande croce. Adiacente alla pineta vi è la "?acca", la fenditura, poiché questa collina risulta spaccata in due porzioni distanziate parecchie decine di metri l'una dall'altra ma tra loro combacianti (la leggenda vuole che tale squarcio si formò nel momento in cui Gesù morì in croce). Questa zona è particolarmente indicata per il trekking, la corsa o delle semplici passeggiate.
Tappa della Magna Via Francigena, un tratto di viabilità storica siciliana che collegava Palermo con Agrigento.
Montagna di San Paolino: si tratta di una grande roccia monolitica gessosa sulla cui vetta vi è il santuario omonimo in cui vengono custodite, in due antiche urne, le reliquie dei santi compatroni del paese: San Paolino, Sant'Onofrio e Sant'Archileone.
Per la festa di Sant'Onofrio, la prima domenica di agosto, e per quella di San Paolino, il martedì dopo Pasqua, la popolazione si reca in pellegrinaggio in cima al monte.
La montagna avvolta da una pineta, da anni è diventata parco, e in una zona adiacente il santuario accoglie anche una piccola area per barbecue.
San Marco: collina gessosa, tipica roccia locale, caratterizzata da guglie, anfratti naturali e vegetazione spontanea tipica del luogo. Il terreno è ricco di frammenti ceramici a testimonianza di antiche frequentazioni del luogo mentre degna di nota è una nicchia definita "bizantina" in cui si possono ammirare degli affreschi di immagini sacre che purtroppo il tempo sta deteriorando.
Santa Croce e la "?acca": sono due collinette poco distanti da San Marco. La prima, avvolta da una pineta, è così denominata poiché sulla cima svetta una grande croce. Adiacente alla pineta vi è la "?acca", la fenditura, poiché questa collina risulta spaccata in due porzioni distanziate parecchie decine di metri l'una dall'altra ma tra loro combacianti (la leggenda vuole che tale squarcio si formò nel momento in cui Gesù morì in croce). Questa zona è particolarmente indicata per il trekking, la corsa o delle semplici passeggiate.
Tappa della Magna Via Francigena, un tratto di viabilità storica siciliana che collegava Palermo con Agrigento.