Chiesa di San Giovanni Battista di Castanea delle Furie nel comune di Messina.
È la chiesa principale del borgo, dedicata al santo patrono.
Venne costruita dalla cittadinanza nel 1500 e posta sotto la giurisdizione dei Cavalieri Gerosolomitani. Fu gestita per molto tempo dall’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, per il quale il presidio nella cittadina di Castanea costituiva un avamposto strategico nei Peloritani.
A seguito del terremoto che nel 1908 colpì la regione di Messina venne parzialmente distrutta.
Rimasero illesi alcuni capitelli, il transetto, la zona absidiale con i dipinti nel catino, l'altare maggiore e gli altari del SS. Sacramento e di San Giovanni con la preziosa statua del 1690. Le due cappelle laterali conservano l'aspetto originale.
Fu ricostruita sui resti delle precedenti strutture, in stile romanico - eclettico e riaperta al culto nel 1933.
La facciata semplice è abbellita dai tre portali con archi in pietra scolpita con croci, fregi e motivi floreali. A fianco si erge la robusta, ma non molto alta, torre campanaria quadrangolare coronata da merlatura.
L'interno è a croce latina con tre navate.
Il soffitto è a capriate con controsoffitti rivestito in legno.
All'interno sono da ammirare alcuni paliotti in marmo, decorati da suggestivi arabeschi colorati.
Nella chiesa sono inoltre custoditi un quadro e una statua di S.Giovanni Battista.
Il quadro secondo la leggenda sarebbe naufragato sulla costa tirrenica nel vicino borgo marinaro di Rodia, da dove sarebbe stato poi trasportato nella vicina Castanea.
La statua è un'opera del 1690 realizzato dal prof. Antonio Zizza, raffigurante il santo, che indossa una semplice pelle di capra, come da leggenda e viene portata in processione per il paese il giorno della festa del santo.
È la chiesa principale del borgo, dedicata al santo patrono.
Venne costruita dalla cittadinanza nel 1500 e posta sotto la giurisdizione dei Cavalieri Gerosolomitani. Fu gestita per molto tempo dall’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, per il quale il presidio nella cittadina di Castanea costituiva un avamposto strategico nei Peloritani.
A seguito del terremoto che nel 1908 colpì la regione di Messina venne parzialmente distrutta.
Rimasero illesi alcuni capitelli, il transetto, la zona absidiale con i dipinti nel catino, l'altare maggiore e gli altari del SS. Sacramento e di San Giovanni con la preziosa statua del 1690. Le due cappelle laterali conservano l'aspetto originale.
Fu ricostruita sui resti delle precedenti strutture, in stile romanico - eclettico e riaperta al culto nel 1933.
La facciata semplice è abbellita dai tre portali con archi in pietra scolpita con croci, fregi e motivi floreali. A fianco si erge la robusta, ma non molto alta, torre campanaria quadrangolare coronata da merlatura.
L'interno è a croce latina con tre navate.
Il soffitto è a capriate con controsoffitti rivestito in legno.
All'interno sono da ammirare alcuni paliotti in marmo, decorati da suggestivi arabeschi colorati.
Nella chiesa sono inoltre custoditi un quadro e una statua di S.Giovanni Battista.
Il quadro secondo la leggenda sarebbe naufragato sulla costa tirrenica nel vicino borgo marinaro di Rodia, da dove sarebbe stato poi trasportato nella vicina Castanea.
La statua è un'opera del 1690 realizzato dal prof. Antonio Zizza, raffigurante il santo, che indossa una semplice pelle di capra, come da leggenda e viene portata in processione per il paese il giorno della festa del santo.