La miniera di Grottacalda rientra nel territorio del Comune di Piazza Armerina, nell'omonima contrada, è facilmente raggiungibile percorrendo la strada turistica che congiunge la SP 4 con la SS 561.
L'esteso complesso di Grottacalda, che sin dal '700 è stato uno dei più grandi giacimenti solfiferi della Sicilia (comprende, infatti, una superficie di 172 ettari), riassume storicamente le fasi più rilevanti dell'estrazione e delle prime lavorazioni dello zolfo. Percorrendo la strada turistica in direzione Valguarnera, volgendo lo sguardo a destra, è possibile individuare gli edifici sul pozzo Mezzena e le attrezzature di discesa in cemento armato, edificate su un progetto attento alle Avanguardie europee degli anni '10-'15 con evidente riferimento all'architettura futurista di Sant'Elia.
Dette costruzioni sono fruibili attraverso la strada interna al complesso minerario che si ricollega alla S.S. 117 bis.
Una volta immessi nel villaggio Grottacalda, oggi Azienda Agricola ed Agrituristica, ci si trova davanti a elementi di grande interesse. Tra questi sicuramente il castelletto ottocentesco in muratura di mattoni che esprime, in tutta la sua consistenza, il significato che un tempo stava a simboleggiare e, inoltre, gli edifici Montedison, che, pur versando ormai in stato di degrado, attirano l'attenzione del turista, curioso nello scoprire lo scenario che gli si staglia innanzi.
In breve, la miniera, seppur dismessa e ormai in condizioni di abbandono, suscita pur sempre un notevole fascino se non altro per la vastità dell'insediamento nonché per le valenze naturalistiche del suggestivo paesaggio che la circonda.
Fonte GAL Rocca di Cerere
L'esteso complesso di Grottacalda, che sin dal '700 è stato uno dei più grandi giacimenti solfiferi della Sicilia (comprende, infatti, una superficie di 172 ettari), riassume storicamente le fasi più rilevanti dell'estrazione e delle prime lavorazioni dello zolfo. Percorrendo la strada turistica in direzione Valguarnera, volgendo lo sguardo a destra, è possibile individuare gli edifici sul pozzo Mezzena e le attrezzature di discesa in cemento armato, edificate su un progetto attento alle Avanguardie europee degli anni '10-'15 con evidente riferimento all'architettura futurista di Sant'Elia.
Dette costruzioni sono fruibili attraverso la strada interna al complesso minerario che si ricollega alla S.S. 117 bis.
Una volta immessi nel villaggio Grottacalda, oggi Azienda Agricola ed Agrituristica, ci si trova davanti a elementi di grande interesse. Tra questi sicuramente il castelletto ottocentesco in muratura di mattoni che esprime, in tutta la sua consistenza, il significato che un tempo stava a simboleggiare e, inoltre, gli edifici Montedison, che, pur versando ormai in stato di degrado, attirano l'attenzione del turista, curioso nello scoprire lo scenario che gli si staglia innanzi.
In breve, la miniera, seppur dismessa e ormai in condizioni di abbandono, suscita pur sempre un notevole fascino se non altro per la vastità dell'insediamento nonché per le valenze naturalistiche del suggestivo paesaggio che la circonda.
Fonte GAL Rocca di Cerere