Giuseppe Mulè (Termini Imerese 1885 - Roma 1951)
Distinto musicista. Volle sepoltura nella sua terra «dei canti e dei fiori». Fu direttore dei Conservatori di Palermo e di Roma. Sue opere «Baronessa di Carini», «Al lupo», «Dafni» «Liolà», «La monacella», ecc., pervase tutte da musica moderna a sfondo siciliano. Riuscitissime le composizioni per drammi mistici, nelle Rappresentazioni classiche di Siracusa. Il suo «Largo» composto agli albori della sua carriera, rapisce lo spirito.
Distinto musicista. Volle sepoltura nella sua terra «dei canti e dei fiori». Fu direttore dei Conservatori di Palermo e di Roma. Sue opere «Baronessa di Carini», «Al lupo», «Dafni» «Liolà», «La monacella», ecc., pervase tutte da musica moderna a sfondo siciliano. Riuscitissime le composizioni per drammi mistici, nelle Rappresentazioni classiche di Siracusa. Il suo «Largo» composto agli albori della sua carriera, rapisce lo spirito.