Il 20 giugno del 2015, per la prima volta nella sua lunga storia, apre al pubblico la settecentesca villa De Cordova di Sant’Isidoro, rimasta integra sia nella struttura che nei preziosi arredi e opere d'arte.
Si potranno ammirare sezioni dedicate alla fotografia, ai giocattoli, agli abiti e agli accessori. Gli strumenti e le macchine per la lavorazione delle olive, degli agrumi, dell’uva e del grano che documentano la vita della villa, azienda agricola fino agli anni ‘70 del Novecento, sono esposte nei suggestivi ambienti della stalla seicentesca.
Inoltre si potrà consultare il ricchissimo archivio documentario e la biblioteca.
Villa Sant’Isidoro De Cordoba nasce nell’ambito della baronia di Solunto risalente al 1392, anno in cui il re Martino conquista la Sicilia. All’interno del feudo si costruisce un primo edificio destinato alla conservazione ma anche alla lavorazione
dei prodotti agricoli. Nel Settecento la campagna palermitana e della piana di Bagheria diventano il luogo di villeggiatura prediletto dalla nobiltà palermitana. In questo contesto storico e culturale si inserisce l’attuale villa Sant’Isidoro, dal 1648.
Il piano nobile della villa è della metà del Settecento. A questo periodo è riconducibile la maggior parte delle opere di trasformazione dell’edificio, anche se ulteriori interventi vengono eseguiti nella seconda metà dell’Ottocento dopo che una Del Castillo sposa, nel 1849, un De Cordova.
Si può anche visiatare i giardini e il fondo che ha sempre svolto la funzione originaria di produzione di limoni, olive, uva, pesche.
Si potranno ammirare sezioni dedicate alla fotografia, ai giocattoli, agli abiti e agli accessori. Gli strumenti e le macchine per la lavorazione delle olive, degli agrumi, dell’uva e del grano che documentano la vita della villa, azienda agricola fino agli anni ‘70 del Novecento, sono esposte nei suggestivi ambienti della stalla seicentesca.
Inoltre si potrà consultare il ricchissimo archivio documentario e la biblioteca.
Villa Sant’Isidoro De Cordoba nasce nell’ambito della baronia di Solunto risalente al 1392, anno in cui il re Martino conquista la Sicilia. All’interno del feudo si costruisce un primo edificio destinato alla conservazione ma anche alla lavorazione
dei prodotti agricoli. Nel Settecento la campagna palermitana e della piana di Bagheria diventano il luogo di villeggiatura prediletto dalla nobiltà palermitana. In questo contesto storico e culturale si inserisce l’attuale villa Sant’Isidoro, dal 1648.
Il piano nobile della villa è della metà del Settecento. A questo periodo è riconducibile la maggior parte delle opere di trasformazione dell’edificio, anche se ulteriori interventi vengono eseguiti nella seconda metà dell’Ottocento dopo che una Del Castillo sposa, nel 1849, un De Cordova.
Si può anche visiatare i giardini e il fondo che ha sempre svolto la funzione originaria di produzione di limoni, olive, uva, pesche.