Favara è un comune italiano di 32.736 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia.
Nota come la "Città dell'Agnello Pasquale", dolce tipico a base di mandorle e pistacchi.
Piazza Cavour è la piazza principale della città e raggiunse la conformazione attuale già nel XVI secolo. Nel suo lato orientale trova posto il Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale, opera dello scultore palermitano Cosmo Sorgi. Il monumento, inaugurato solennemente il 23 aprile 1922, si presenta come un obelisco lapideo che si erge sulla pietra e porta lo stemma della città di Favara; in cima alla struttura si erge la Stella d'Italia in bronzo. Sulle lapidi, sono incisi i nomi di 273 gloriosi caduti, tra cui il tenente colonnello Giuseppe Stuto e il vescovo Filippo Iacolino.
Sulla piazza prospettano anche altri edifici degni di nota:
Il Palazzo Comunale, risalente al XVIII secolo e situato sul lato nord della piazza.
È appartenuto al barone Antonio Mendola e fu realizzato come riattamento di case appartenute al padre del barone. Lo stile è prettamente neoclassico e la struttura presenta le volte affrescate dal favarese Vincenzo Indelicato, che versano in notevoli condizioni di degrado causate da infiltrazioni di piogge e un portale d'ingresso che si trova sul lato nord del palazzo. Oggi è sede dell'amministrazione comunale del paese.
Il Palazzo Mendola appartenuto alla famiglia del barone Mendola, abitato nei primi decenni del 1800 dal barone Andrea Mendola (1743-1829), padre del barone Antonio e, in seguito, dai suoi discendenti, cui si devono il secondo piano e, la decorazione in stile neogotico della facciata di fattura tardo ottocentesca.
Il Palazzo Fanara. Situato sul lato sud della piazza costruito nel XIX secolo.
Il prospetto è stato rifatto nella prima metà del 1800. La facciata è costituita da un grande portale d'ingresso in stile neoclassico mentre all'interno si trovano un cortile e una scala monumentale.
Il Palazzo di Salvatore Cafisi, in stile neoclassico sul lato nord ha un grande portale d'ingresso, il più monumentale fra quelli dell'Ottocento a Favara.
Palazzo di Giuseppe Cafisi. Fu costruito nel 1839 dal marchese Giuseppe Cafisi, ma il secondo piano venne terminato solo nel 1864. Anche questo in stile neoclassico, con il fronte in parte rinnovato nella prima metà del 1800, portò alla distruzione della torretta medievale, che era presente nei pressi dell'angolo sud-ovest del recinto fortificato del castello di Favara. Entrò in simbiosi strutturale e funzionale con lo stesso recinto fortificato, all'interno del quale presentava un secondo ingresso, ancora oggi esistente, sebbene deturpato nella decorazione dell'architrave.
Biblioteca - Museo "Antonio Mendola". Ubicata in una sala neoclassica con un loggiato e il soffitto a volta rinfrescata, ha in dotazione circa 8000 volumi[6]. Al secondo piano vi è un Museo che ospita diverse specie di volatili imbalsamati e una collezione di minerali.
fonte wiki
Nota come la "Città dell'Agnello Pasquale", dolce tipico a base di mandorle e pistacchi.
Piazza Cavour è la piazza principale della città e raggiunse la conformazione attuale già nel XVI secolo. Nel suo lato orientale trova posto il Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale, opera dello scultore palermitano Cosmo Sorgi. Il monumento, inaugurato solennemente il 23 aprile 1922, si presenta come un obelisco lapideo che si erge sulla pietra e porta lo stemma della città di Favara; in cima alla struttura si erge la Stella d'Italia in bronzo. Sulle lapidi, sono incisi i nomi di 273 gloriosi caduti, tra cui il tenente colonnello Giuseppe Stuto e il vescovo Filippo Iacolino.
Sulla piazza prospettano anche altri edifici degni di nota:
Il Palazzo Comunale, risalente al XVIII secolo e situato sul lato nord della piazza.
È appartenuto al barone Antonio Mendola e fu realizzato come riattamento di case appartenute al padre del barone. Lo stile è prettamente neoclassico e la struttura presenta le volte affrescate dal favarese Vincenzo Indelicato, che versano in notevoli condizioni di degrado causate da infiltrazioni di piogge e un portale d'ingresso che si trova sul lato nord del palazzo. Oggi è sede dell'amministrazione comunale del paese.
Il Palazzo Mendola appartenuto alla famiglia del barone Mendola, abitato nei primi decenni del 1800 dal barone Andrea Mendola (1743-1829), padre del barone Antonio e, in seguito, dai suoi discendenti, cui si devono il secondo piano e, la decorazione in stile neogotico della facciata di fattura tardo ottocentesca.
Il Palazzo Fanara. Situato sul lato sud della piazza costruito nel XIX secolo.
Il prospetto è stato rifatto nella prima metà del 1800. La facciata è costituita da un grande portale d'ingresso in stile neoclassico mentre all'interno si trovano un cortile e una scala monumentale.
Il Palazzo di Salvatore Cafisi, in stile neoclassico sul lato nord ha un grande portale d'ingresso, il più monumentale fra quelli dell'Ottocento a Favara.
Palazzo di Giuseppe Cafisi. Fu costruito nel 1839 dal marchese Giuseppe Cafisi, ma il secondo piano venne terminato solo nel 1864. Anche questo in stile neoclassico, con il fronte in parte rinnovato nella prima metà del 1800, portò alla distruzione della torretta medievale, che era presente nei pressi dell'angolo sud-ovest del recinto fortificato del castello di Favara. Entrò in simbiosi strutturale e funzionale con lo stesso recinto fortificato, all'interno del quale presentava un secondo ingresso, ancora oggi esistente, sebbene deturpato nella decorazione dell'architrave.
Biblioteca - Museo "Antonio Mendola". Ubicata in una sala neoclassica con un loggiato e il soffitto a volta rinfrescata, ha in dotazione circa 8000 volumi[6]. Al secondo piano vi è un Museo che ospita diverse specie di volatili imbalsamati e una collezione di minerali.
fonte wiki